A chi appartiene il Dna
Sono emersi i primi risultati sul Dna rinvenuto dai vestiti e dalla borsa che Pierina Paganelli indossava la sera in cui è stata brutalmente uccisa lo scorso ottobre. Il Dna maschile, anche se scarso, è stato rinvenuto su una sola delle tracce campionate sulla gonna, sui frammenti dattiloscopici tamponati sul muro del garage, sul bisturi sequestrato in casa di Louis Dassilva, sugli occhiali e sull’astuccio contenuti nella borsa della vittima. E soprattutto sul tablet, dove vi sarebbero delle piccolissime tracce di sangue da sgocciolamento. Attraverso la procedura dell’amplificazione, sarà possibile produrre frammenti di Dna che potranno essere confrontati con quello di Dassilva. I risultati entreranno poi a far parte della relazione che sarà ammessa agli atti del processo nell’udienza conclusiva di incidente probatorio davanti al giudice Vinicio Cantarini per le indagini preliminari il prossimo 11 ottobre. (Continua a leggere dopo le foto)
Quando si svolgerà l’udienza per ricorso contro la carcerazione di Dassilva
L’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli è Louis Dassilva, 34enne senegalese, amante della nuora della vittima. Al momento Dassilva si trova in carcere a Rimini. L’udienza del Tribunale del Riesame è stata fissata per il prossimo 9 settembre. L’avvocato difensore di Louis Dassilva, Riario Fabbri, ha proposto ricorso contro l’ordinanza di carcerazione preventiva. Tra le prove più importanti in mano alla Procura di Rimini, al momento, c’è il video di sorveglianza della farmacia di via del Ciclamino in cui si vedrebbe Dassilva rientrare a casa in un orario compatibile con l’omicidio, secondo quanto sostengono gli inquirenti. Secondo quanto riportato da Fanpage.it, secondo la Procura della Repubblica “pur nella scarsa qualità dell’immagine, la persona raffigurata risultava di carnagione scura. Dagli accertamenti emergeva che l’unico abitante di colore nel condominio 31 (come in quelli limitrofi) era l’indagato”.
Louis Dassilva ha sempre sostenuto di non essere uscito di casa la sera in cui Pierina Paganelli è stata uccisa. Le analisi dei filmati della farmacia che riprendono “l’ignoto 1” con la carnagione scura camminare di spalle e lo studio del dottor Davide Mazzoli, esperto del movimento, hanno convinto gli inquirenti che si trattasse di Dassilva. Il 34enne, inoltre, secondo gli investigatori, agì per tutelare Manuela Bianchi, la nuora di Paganelli con la quale aveva una relazione extraconiugale all’insaputa della moglie Valeria Bartolucci. Dassilva ha scritto una lettera proprio a Bartolucci, che questa settimana è andata a trovarlo in carcere per la prima volta. Nella lettera, che è stata sequestrata dalla polizia penitenziaria del carcere di Rimini per un colloquio, il 34enne diceva di “vergognarsi” per quello che aveva fatto.