Roberta Bruzzone non ha dubbi
La nota criminologa Roberta Bruzzone è intervenuta sulla vicenda durante la puntata del 12 marzo di Ore 14, su Rai2. “Le tracce trovate sono sicuramente interessanti, tanto che il nome di Sempio era già emerso nel 2017. All’epoca, però, non si andò avanti perché ci si affidò alle valutazioni del genetista del processo d’appello bis“, ha dichiarato. Secondo Bruzzone, i progressi scientifici potrebbero aver cambiato il quadro: “Se quel DNA risultasse essere davvero il suo – e non mi pare possibile che sia finito lì senza un contatto diretto con la vittima – allora dovremo chiedere scusa ad Alberto Stasi, a partire da chi lo ha giudicato colpevole“.
La criminologa ha poi aggiunto che, qualora la compatibilità fosse confermata, non ci sarebbero dubbi sulla dinamica del delitto: “Non si potrebbe parlare di omicidio in concorso, perché sappiamo con certezza che c’era un solo aggressore. Quindi, se fosse lui, sarebbe solo lui”. Tuttavia, nel corso della puntata del 13 marzo, Bruzzone ha precisato: “La teoria che vede Andrea Sempio colpevole al posto di Alberto Stasi non mi convince del tutto“. (continua dopo il video)
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Omicidio Chiara Poggi. Una verità da riscrivere? pic.twitter.com/QiRCwlxb4u
— Roberta Bruzzone (@RobertaBruzzone) March 12, 2025
somma, la presenza di Dna di Sempio sotto le unghie di Poggi per Bruzzone non sarebbe di per sé derimente. Va altresì notato che la quantità di materiale “era veramente esigua e non è compatibile con un graffio o un’attività difensiva”. Tuttavia le attività investigative della procura non si limitano alle tracce genetiche ma esaminano impronte, intercettazioni, analisi telefoniche, testimonianze.