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Ora è ufficiale, la donna trovata morta a Villa Pamphili ha un’identità: chi era

Francis Kaufmann: un uomo dai mille volti, con un passato oscuro

La figura di Francis Kaufmann – conosciuto anche come Rexal Ford e Matteo Capozzi – si fa sempre più inquietante. I documenti in suo possesso sembravano autentici, ma le indagini dell’FBI hanno permesso di risalire alla sua vera identità. Negli Stati Uniti, è noto per violenza domestica e aggressioni, con almeno 5 arresti all’attivo e 120 giorni di carcere scontati prima di lasciare il Paese.

Pare che i genitori americani lo aiutassero economicamente, con una paghetta mensile da 5mila dollari, purché rimanesse lontano dagli USA. Una fuga finanziata per tenere a distanza i guai. In Italia, ha cambiato spesso identità, si è mosso tra Malta, Sicilia e Lazio, ha affittato barche con nomi falsi, ha contattato attività e abitazioni, sempre orbitando ai margini della legalità. Il suo obiettivo? Svanire dietro un nuovo volto, come ha cercato di fare fuggendo in Grecia.

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villa pamphili identificata donna morta

Un’identità finalmente restituita, ma tante domande ancora aperte

Con l’identificazione ufficiale di Anastasia Trofimova, la vittima ha finalmente un nome e una storia. La collaborazione tra le autorità italiane, l’FBI e la polizia maltese ha permesso di ricostruire una parte del mosaico, ma restano numerosi interrogativi. Perché Anastasia ha accettato di vivere in una tenda a ridosso di Villa Pamphili con il suo compagno e la figlia?

L’Italia ha chiesto l’estradizione del presunto assassino, attualmente detenuto in Grecia. Intanto, un’intera comunità si interroga, e un paese intero scopre – troppo tardi – il nome e il volto di una madre e una bambina che nessuno ha saputo proteggere.

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