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“Overdose da vitamina D”. Scoppia il caso, i sintomi fanno paura

Avvisi ufficiali e raccomandazioni delle autorità sanitarie

L’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e la nutrizione (AESAN) ha prontamente diffuso un comunicato ufficiale, allertando non solo i cittadini delle Baleari ma anche quelli delle altre comunità autonome. L’avviso invita a sospendere immediatamente l’uso degli integratori sospetti e a consultare un medico in presenza di sintomi riconducibili a un possibile sovradosaggio. Le indagini sono in corso per rintracciare la distribuzione del lotto difettoso e prevenire ulteriori casi.

Secondo le linee guida della National Academy of Medicine degli Stati Uniti, livelli sierici di 25-idrossivitamina D compresi tra 12 e 20 ng/ml sono adeguati per la maggior parte delle persone. L’integrazione farmacologica è raccomandata solo in situazioni particolari, come negli anziani, nelle persone istituzionalizzate o in presenza di patologie come l’osteoporosi, preferibilmente sotto stretto controllo medico con dosaggi tra 400 e 2.000 UI giornaliere. Il Ministero della Salute spagnolo ribadisce che l’assunzione di qualsiasi integratore deve avvenire esclusivamente dopo una valutazione specialistica. Oltre ai casi recenti nelle Baleari, le autorità sanitarie spagnole avevano già segnalato nel 2019 il rischio di ipervitaminosi D legato all’uso di preparati ad alta concentrazione. La Agenzia spagnola per i medicinali e i dispositivi medici (AEMPS) aveva evidenziato che il sovradosaggio può colpire sia adulti sia bambini, soprattutto a causa dell’assunzione non supervisionata di integratori trovati su internet.

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Consigli per una corretta assunzione e prevenzione dei rischi

Per evitare complicanze gravi, il Ministero della Salute raccomanda di affidarsi sempre a professionisti sanitari per la valutazione dei livelli di vitamina D e per l’eventuale prescrizione di integratori. L’assunzione senza indicazione medica può provocare effetti avversi come disfunzioni renali, ipercalcemia e danni permanenti agli organi. È fondamentale rispettare le dosi raccomandate, evitare l’acquisto di prodotti di dubbia provenienza e sottoporsi periodicamente ai test diagnostici necessari.

Gli esperti ribadiscono che la prevenzione passa anche attraverso un’informazione corretta e aggiornata, invitando la popolazione a evitare il fai-da-te e a diffidare di soluzioni promosse senza il supporto di evidenze scientifiche. L’attenzione delle autorità rimane alta per proteggere i cittadini da rischi evitabili e garantire la sicurezza dei prodotti in commercio.

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