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Padre e figlia morti tra le fiamme, l’ultimo messaggio di lui è da brividi

Il pilota esperto: Massimiliano Monticone

Il pilota vittima dell’incidente, Massimiliano Monticone, 56 anni, era originario di Casale Monferrato e rappresentava una figura di riferimento nel panorama dell’aviazione locale. Conosciuto per la sua competenza e serietà professionale, lavorava come controllore di volo a Linate ed era attivo membro dell’aeroclub Palli, dove condivideva la sua esperienza con altri appassionati.

Monticone aveva alle spalle numerosi voli e una preparazione impeccabile, elementi che lo rendevano un punto di riferimento sia per i piloti più giovani sia per chi lo conosceva da tempo. L’ultraleggero su cui viaggiava era decollato alle 10:40 dalla pista dell’aeroclub, in una giornata che sembrava destinata a essere come tante altre, all’insegna della passione per il volo. La sua dedizione alla sicurezza e all’aggiornamento professionale era riconosciuta da tutti. Non era solo un esperto pilota esperto, ma anche un padre presente, capace di trasmettere ai figli la sua passione.

L’ultimo volo con la figlia

Solo pochi giorni prima dell’incidente, il pilota aveva pubblicato online alcune immagini che lo ritraevano in volo con la figlia, durante una traversata effettuata il 21 agosto tra l’Italia e l’Istria. Le foto erano accompagnate dalla frase: «Io e la mia beautiful copilot». Queste parole, oggi, assumono un valore particolarmente toccante e testimoniano il forte legame tra padre e figlia.

Simona era ormai una presenza abituale accanto al padre durante le uscite in ultraleggero. La loro complicità era evidente e la loro storia aveva colpito anche chi li conosceva solo di vista. I ricordi condivisi sui social dagli amici raccontano di una famiglia unita da valori profondi e dalla volontà di vivere esperienze straordinarie insieme.

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Le indagini sulla dinamica

Secondo le prime ricostruzioni, l’allarme è stato lanciato da alcuni operai impegnati in lavori nelle vicinanze, che hanno assistito alla perdita di quota dell’ultraleggero e al successivo schianto nel campo coltivato. Subito dopo l’impatto, il velivolo ha preso fuoco, rendendo impossibile ogni tentativo di soccorso tempestivo. I carabinieri hanno avviato i rilievi per accertare le cause della tragedia, valutando se si sia trattato di un guasto tecnico o di condizioni meteorologiche avverse. L’area è stata posta sotto sequestro per consentire le operazioni di recupero e l’analisi dei registri di volo.

La comunità attende risposte, mentre il ricordo di Massimiliano Monticone e della figlia Simona resta vivo tra familiari, amici e appassionati di aviazione.

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