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Papa Francesco, il problema al ginocchio continua a peggiorare: “Devo andare col bastone”

Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è, dal 13 marzo 2013, il 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 8º sovrano dello Stato di Città del Vaticano. Appartiene ai chierici regolari della Compagnia di Gesù (Gesuiti) ed è il primo pontefice proveniente da quest’ordine religioso. In questi mesi il Pontefici sta avendo grossi problemi ad un ginocchio. In questi giorni, Papa Bergoglio, continuando il ciclo di catechesi sulla vecchiaia all’udienza generale, ha parlato della sua difficoltà a camminare. Vediamo insieme le sue parole. (Continua a leggere dopo la foto)

Papa Francesco, il problema al ginocchio continua a peggiorare: “Devo andare col bastone”

Papa Francesco ha deciso di parlare della sua difficoltà a camminare a causa del dolore al ginocchio. Attingendo al racconto della guarigione della suocera di Simone nel Vangelo di Marco, come riportato da Adnkronos, il sommo pontefice ha dichiarato: “Da vecchi non si comanda più il proprio corpo. Bisogna imparare a scegliere cosa fare e cosa non fare. Il vigore del fisico viene meno e ci abbandona, anche se il nostro cuore non smette di desiderare. Bisogna allora imparare a purificare il desiderio: avere pazienza, scegliere cosa domandare al corpo, alla vita. Da vecchi non possiamo fare lo stesso che da giovani e dobbiamo ascoltare il nostro cuore. Tutti, anche io adesso devo andare col bastone”. Poi ha aggiunto: “La malattia pesa, sull’anziano, in modo diverso e nuovo rispetto a quando si è giovani o adulti. E come un colpo duro che si abbatte su un tempo già difficile”. Infine, ha citato anche Italo Calvino. (Continua a leggere dopo la foto)

Il Pontefice cita Italo Calvino

Sempre durante il ciclo di catechesi sulla vecchiaia all’udienza generale, Papa Francesco ha dichiarato: “La malattia del vecchio sembra affrettare la morte e comunque diminuire quel tempo da vivere che già consideriamo ormai breve. Si insinua il dubbio che non ci riprenderemo, che ‘questa volta sarà l’ultima che mi ammalo…’. Non si riesce a sognare la speranza in un futuro che appare ormai inesistente. Un famoso scrittore italiano, Italo Calvino, notava l’amarezza dei vecchi che soffrono il perdersi delle cose d’una volta, più di quanto non godano il sopravvenire delle nuove. Ma la scena evangelica che abbiamo ascoltato ci aiuta a sperare e ci offre già un primo insegnamento: Gesù non visita da solo quell’anziana donna malata, ci va insieme ai discepoli”.

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