Segnali di miglioramento
Nonostante la gravità iniziale, i bollettini medici più recenti hanno riportato progressi positivi. Il 26 febbraio, la Sala Stampa Vaticana ha comunicato: “Le condizioni cliniche del Santo Padre nelle ultime 24 ore hanno mostrato un ulteriore, lieve miglioramento”. È stato inoltre riferito che la lieve insufficienza renale riscontrata nei giorni precedenti è rientrata e che la TAC toracica ha evidenziato una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare. Papa Francesco continua l’ossigenoterapia ad alti flussi e non ha presentato ulteriori crisi respiratorie asmatiformi. La fisioterapia respiratoria prosegue regolarmente. Nonostante questi segnali positivi, la prognosi rimane riservata. (continua dopo la foto)
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Il sostegno dei fedeli
Nonostante le condizioni di salute, Papa Francesco ha continuato a svolgere alcune delle sue funzioni pastorali e amministrative direttamente dalla sua stanza d’ospedale. Ha firmato decreti di canonizzazione e ha mantenuto contatti regolari con i suoi collaboratori più stretti. Questa dedizione al suo ruolo, anche in momenti di difficoltà personale, evidenzia il suo impegno e la sua resilienza nel guidare la Chiesa cattolica.
Durante il periodo di degenza, numerosi fedeli si sono radunati fuori dal Policlinico Gemelli e in Piazza San Pietro per esprimere il loro affetto e la loro vicinanza al Pontefice. In particolare, nella serata del 25 febbraio, è stato recitato un rosario in Piazza San Pietro, presieduto dal Segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin, insieme ai cardinali residenti a Roma, alla diocesi e ai collaboratori della Curia Romana. Questo momento di preghiera collettiva ha rappresentato un forte segnale di unità e sostegno spirituale per Papa Francesco.