Quando diventeranno santi Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati
Carlo Acutis, beatificato ad Assisi nel 2020, aveva creato un sito web sui miracoli eucaristici e viveva il Vangelo con lo stile di un adolescente curioso e digitale. Morì a 15 anni, lasciando dietro di sé una scia di ispirazione che ha toccato giovani in tutto il mondo. Pier Giorgio Frassati, invece, era figlio della Torino laica e liberale, ma spese ogni energia per aiutare gli ultimi. Tra una scalata sulle Alpi e una riunione universitaria, portava viveri e medicine nei quartieri poveri. Morì a 24 anni, colpito dalla poliomielite contratta in una delle sue visite ai malati. Giovanni Paolo II lo definì “l’uomo delle beatitudini”.

Leone XIV sceglie la data per i santi del nostro tempo
Con questo gesto, papa Prevost compie la sua prima vera “riforma” simbolica. Non una riforma scritta nei documenti, ma incisa nella scelta dei modelli. Sceglie due giovani, due storie vere, due vite brevi ma dense. E rilancia un messaggio potente in vista del Giubileo del 2025: la santità non è un’idea astratta. È qualcosa che si può vivere qui e ora. Il 7 settembre, dunque, sarà una data da segnare. Non solo per la liturgia. Ma perché rappresenta una saldatura tra generazioni. Tra passato e presente. Tra chi ha portato Cristo in vetta e chi lo ha annunciato con la fibra ottica. Una Chiesa che canonizza Carlo e Pier Giorgio è una Chiesa che si ricorda come si parla ai giovani. E forse anche a se stessa.