Le mosse decise: via Fortunato, nel mirino Gambetti
Il primo segnale concreto della nuova linea di Leone XIV è arrivato con la rimozione di padre Enzo Fortunato, stretto collaboratore di Gambetti e figura molto legata al pontificato bergogliano. Fortunato ha perso la presidenza del Pontificio Comitato per la Giornata Mondiale dei Bambini, organismo creato da Francesco e ora accorpato al Dicastero per i Laici. Una mossa che segna la volontà del nuovo Papa di smantellare alcune strutture simbolo del precedente regno. Ora il mirino si sposta sullo stesso Gambetti: per lui si prospetta un trasferimento in una diocesi italiana, lontano dal cuore del potere vaticano. Ma da Assisi arriva già un messaggio chiaro: «Qui Gambetti non lo rivogliamo», avvertono i francescani, preoccupati per un eventuale ritorno del porporato nella città di San Francesco.
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La nuova stagione di Leone XIV
Il pontificato di Leone XIV si avvia dunque verso una fase di profonda trasformazione. Niente colpi di scena improvvisi, ma scelte ponderate e silenziose che stanno già ridisegnando gli equilibri interni alla Chiesa. Gli agostiniani avranno un ruolo sempre più centrale, mentre figure considerate ingombranti dal nuovo Pontefice verranno progressivamente allontanate. Ogni decisione viene presa con calma, senza clamori, ma con una fermezza che sorprende chi immaginava un Papa di mera transizione. Leone XIV non è la copia di Francesco: è un leader silenzioso, che preferisce i fatti alle parole. E la rivoluzione, appena iniziata, promette di cambiare tutto.