“Noi siamo abituati a giudicare. Dio, invece, accetta di soffrire”
Il Santo Padre ha proseguito: “Noi siamo abituati a giudicare. Dio, invece, accetta di soffrire. Quando vede il male, non si vendica, ma si addolora. Gesù non si scandalizza davanti alla nostra fragilità. Sa bene che nessuna amicizia è immune dal rischio di tradimento. Ma continua a fidarsi. Continua a sedersi a tavola con i suoi. Non rinuncia a spezzare il pane anche per chi lo tradirà. Questa è la forza silenziosa di Dio: non abbandona mai il tavolo dell’amore, neppure quando sa che sarà lasciato solo”.


Saluto finale e benedizione ai fedeli
Al termine dell’udienza, il cardinale Robert Francis Prevost si è rivolto ai fedeli di lingua araba, menzionando in particolare “quelli provenienti dall’Iraq e dalla Terra Santa” e augurando protezione e benedizione: “Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male”. L’incontro si è concluso tra applausi e momenti di preghiera. La città di Roma continuava a essere segnata dal caldo intenso, mentre Papa Leone XIV si preparava a lasciare la capitale per alcuni giorni di riposo nei Colli Albani.