Ricordi di famiglia e una vita “normale”
La loro infanzia è stata, nelle parole di John, “normale”, vissuta in un quartiere tranquillo a sud di Chicago. Il padre Louis Marius Prevost, veterano della Seconda guerra mondiale e preside scolastico, e la madre Mildred Agnes, bibliotecaria di origine creola, hanno cresciuto i figli tra rigore e fede. Una famiglia americana, cattolica, modesta, ma molto unita. Robert era il più giovane. “Era intelligente, gentile e aveva già allora una grande fede. Penso che sia questo che lo renda un buon Papa”, dice John. E aggiunge con affetto: “Anche se oggi è il successore di Pietro, per me resterà sempre il mio fratellino”.

Una visita privata, un momento tra fratelli
Il primo incontro ufficiale tra i due fratelli non è ancora avvenuto. Ma John spera che nei prossimi giorni riusciranno a ritagliarsi un momento tutto loro. “Forse mangeremo insieme, magari faremo una passeggiata. Ho bisogno di parlargli, di guardarlo negli occhi”. E scherza: “Cosa gli dirò? Sicuramente congratulazioni… e poi che mi sembra molto stanco!”. Le visite in Italia non sono una novità per lui. John ricorda con affetto i viaggi giovanili con Robert ai tempi del college. Questa volta, però, è diverso. È qui non solo per un’occasione familiare, ma per un evento che segnerà la storia della Chiesa. Quando si congeda, John tiene in mano una busta. Non dice dove sta andando, né a chi è destinata. Ma tutto fa pensare che si tratti di un dono per il fratello appena eletto. Poco dopo esce dalla struttura con un’amica di famiglia, anche lei giunta da Chicago. “Qualunque cosa accada, spero che resteremo sempre vicini. Nemmeno il peso del papato deve cambiare il nostro rapporto”, conclude John.