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“Partita sospesa”. Caos totale in campo, scene di ordinaria follia

La scelta dell’arbitro Lepaysant e lo stop definitivo della partita

Il direttore di gara Benjamin Lepaysant, responsabile dell’incontro, ha assunto un ruolo centrale nella gestione della fase finale. Non appena i tentativi di invasione e gli insulti diretti ai giocatori di casa sono diventati inequivocabili, l’arbitro ha fermato il match e ha fatto defluire i calciatori verso le panchine. La decisione di sospendere temporaneamente il gioco è stata accompagnata da un confronto sul bordo campo con i rappresentanti delle due squadre e con i delegati della Lega. Nella zona tecnica, Lepaysant ha preso parte a un rapido confronto con i dirigenti del Valenciennes e del Sochaux, oltre che con i responsabili dell’organizzazione presenti allo stadio, per valutare le condizioni di sicurezza e l’eventuale possibilità di riprendere la gara. Sebbene mancassero soltanto pochi secondi al termine del tempo regolamentare, la priorità è stata indirizzata alla tutela dell’incolumità di tutti gli attori coinvolti, a partire dagli atleti.

In questo contesto è intervenuto anche il direttore generale del Valenciennes, Yoann Godin, che ha tentato di mediare con la tifoseria e di riportare la situazione a un livello di tensione gestibile. Nonostante questi sforzi, le manifestazioni di protesta non si sono arrestate. Dopo un breve conciliabolo e ulteriori comunicazioni diffuse dall’impianto audio dello stadio, è stato confermato lo stop definitivo dell’incontro. Il campo è rimasto deserto, mentre gli scontri verbali e fisici tra alcuni sostenitori e gli addetti alla sicurezza sono continuati ancora per alcuni minuti lungo il perimetro. La scelta dell’arbitro di non riprendere il gioco è in linea con i protocolli di sicurezza applicati nelle competizioni professionistiche, che prevedono la possibilità di interrompere definitivamente una gara in presenza di condizioni di rischio concreto. L’episodio sarà ora oggetto di un’analisi dettagliata da parte delle autorità competenti, comprese le commissioni disciplinari della Ligue 2, che dovranno valutare l’accaduto alla luce dei regolamenti vigenti e delle responsabilità dei soggetti coinvolti.

Conseguenze sportive: rischio di 3-0 a tavolino e classifica compromessa

La sospensione della partita tra Valenciennes e Sochaux è destinata ad avere ripercussioni non solo sotto il profilo dell’ordine pubblico, ma anche sul piano strettamente sportivo. In base alle norme in vigore nel campionato di Ligue 2 per eventi di questo tipo, la squadra ospite potrebbe ottenere la vittoria a tavolino per 3-0, qualora venisse accertata la responsabilità del club di casa per l’interruzione dell’incontro. Una simile decisione comporterebbe l’omologazione del risultato con un margine più ampio rispetto all’1-0 maturato sul campo fino al momento dello stop.

Per il Valenciennes si tratterebbe di un pesante aggravio in una situazione di classifica già critica. Il club ha infatti raccolto una sola vittoria nelle ultime otto partite, presentando un ruolino di marcia insufficiente per allontanarsi dalla zona pericolosa. Al momento dei fatti, la squadra occupava il tredicesimo posto, in piena lotta per evitare la retrocessione, con un margine ridotto sulle dirette concorrenti. Un’eventuale sconfitta per 3-0 a tavolino rischierebbe di complicare ulteriormente la corsa alla salvezza e di incrementare la pressione sull’allenatore e sulla dirigenza. Dal punto di vista della gestione societaria, il club potrebbe inoltre essere esposto a sanzioni disciplinari da parte degli organi federali: si va dalla possibile chiusura parziale o totale dello stadio per una o più giornate, a sanzioni economiche, fino all’ipotesi di punti di penalizzazione in caso di recidiva o di particolare gravità dei fatti. Saranno i rapporti dell’arbitro e dei delegati della Lega, insieme alle immagini raccolte durante i disordini, a costituire la base principale per le determinazioni degli organi giudicanti.

Dopo la lunga interruzione, mentre i tifosi di casa venivano lentamente allontanati dalle zone più calde dello stadio, i giocatori del Sochaux sono tornati brevemente sul terreno di gioco. La squadra ospite ha voluto manifestare, a distanza, il proprio ringraziamento ai sostenitori giunti in trasferta, rimasti sugli spalti in posizione defilata rispetto alla zona dei disordini. Un gesto simbolico, che ha chiuso una serata segnata più dalle vicende extra-calcistiche che dall’andamento tecnico della partita.

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