Attribuzione e decurtazione dei punti
La patente di guida italiana prevede un sistema a punti, che può essere compromesso in seguito a violazioni del Codice della Strada. Ogni infrazione comporta non solo una sanzione amministrativa, ma anche la decurtazione di punti. In caso di infrazioni che prevedano una decurtazione, se nei due anni successivi non si registrano ulteriori violazioni, il conducente ha diritto al reintegro totale dei 20 punti iniziali. Per chi, invece, non commette alcuna infrazione di questo tipo, è previsto un incremento di due punti ogni biennio, fino a un massimo di 30 punti.
Un avviso importante per chi ha conseguito la patente di guida dopo il 1° ottobre 2003: per questi neopatentati, è prevista una decurtazione doppia dei punti in caso di infrazione, almeno nei primi tre anni dalla data di rilascio del documento. Se durante questo periodo non si commettono violazioni che comportino la decurtazione di punti, sarà possibile ottenere un punto di bonus per ogni anno di guida senza infrazioni, fino a un massimo di 3 punti accumulabili. (Continua a leggere dopo le foto)
I corsi di recupero
I punti sulla patente possono essere recuperati attraverso specifici corsi di recupero, previa autorizzazione del Ced, il Centro di Elaborazione Dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questi corsi sono disponibili anche presso le autoscuole.
Per i titolari di patenti di macrocategoria A e B, il corso ha una durata di 12 ore e consente di riottenere 6 punti. Per chi possiede patenti di macrocategoria C, D, CE, DE, KA e KB, è previsto un corso di 18 ore, con un recupero di 9 punti. Infine, il corso destinato ai titolari di CQC ha una durata di 20 ore e permette di recuperare 20 punti. È importante notare che il reintegro dei punti avviene a partire dalla data di rilascio dell’attestato di frequenza al corso.