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Paura in Italia, bambino corre tra le auto in mezzo alla statale. La scoperta choc: “Stava fuggendo”

Momenti di terrore a Trento: la dinamica dell’accaduto

L’episodio si è verificato lungo la statale 47 della Valsugana, nei pressi dello svincolo per San Cristoforo, nel comune di Pergine Valsugana, in provincia di Trento. Il bambino, allontanatosi improvvisamente dalla zona della stazione intermodale degli autobus, ha iniziato a percorrere a piedi il tratto stradale, spostandosi a zig-zag tra le corsie in un punto particolarmente trafficato e pericoloso.

Secondo le ricostruzioni fornite dagli inquirenti, il minore stava giocando con la madre in un parco vicino all’autorimessa della stazione. La presenza improvvisa di alcuni cani lo avrebbe spaventato, inducendolo a scappare e a perdere il contatto visivo con la madre. In pochi istanti, la donna si è accorta della fuga e ha chiesto aiuto ai passanti, mentre il bambino si dirigeva inconsapevolmente verso la statale.

L’agente della polizia locale, che in quel momento si stava recando al comando di servizio a bordo del proprio scooter, ha notato il bambino in evidente difficoltà. Senza esitazione, ha arrestato il veicolo in mezzo alla carreggiata, utilizzando lo scooter come barriera per fermare il traffico e impedire che il piccolo venisse investito dai veicoli, molti dei quali pesanti e in transito a velocità sostenuta.

Nel giro di pochi minuti la situazione è stata messa sotto controllo. Una pattuglia della polizia è prontamente intervenuta per prendere in custodia il minore e garantire la sua sicurezza. La madre, giunta sul posto visibilmente scossa, ha potuto riabbracciare il figlio, che fortunatamente non ha riportato ferite, sebbene fosse palesemente spaventato dall’accaduto.

Il commento delle autorità di Trento

L’azione dell’agente fuori servizio è stata subito elogiata dal comandante della polizia locale di Trento e dell’Alta Valsugana, Alberto Adami, che ha dichiarato al Corriere della Sera: «Ha dimostrato grande coraggio. Il collega non ha esitato un attimo, si è subito messo al servizio di un cittadino in pericolo, rischiando in prima persona. La statale è spesso percorsa anche da mezzi pesanti e mettersi di traverso con un motociclo è un gesto che dimostra grande prontezza e senso civico».

Il comandante ha sottolineato come la presenza di spirito e il senso del dovere siano fondamentali per chi opera nelle forze dell’ordine, anche al di fuori dell’orario di servizio. In questo caso, la rapidità dell’intervento ha evitato conseguenze potenzialmente gravissime per il minore e ha permesso di gestire la situazione senza incidenti.

La sicurezza dei minori: prevenzione e responsabilità

Il caso ripropone con forza il tema della tutela dei bambini negli ambienti pubblici e della necessità di adottare misure preventive efficaci. Gli esperti consigliano ai genitori di prestare la massima attenzione in aree affollate, soprattutto in prossimità di vie di grande scorrimento, e di educare i più piccoli ai pericoli della strada fin dalla tenera età.

Le autorità suggeriscono inoltre che sia importante segnalare tempestivamente eventuali situazioni di pericolo e collaborare con le forze dell’ordine per garantire un ambiente sicuro a tutti i cittadini. La prontezza e il coraggio di chi interviene possono risultare decisivi, ma la prevenzione rimane lo strumento più efficace per evitare incidenti simili.

In conclusione, la vicenda dimostra quanto la sicurezza sulle strade sia una responsabilità condivisa. Il gesto dell’agente locale rappresenta un esempio di altruismo e dedizione, ma mette anche in luce la fragilità dei più piccoli e la necessità di non abbassare mai la guardia in situazioni potenzialmente rischiose.

La speranza è che episodi del genere servano da monito per tutti: la sicurezza è un valore da difendere quotidianamente, attraverso attenzione, prevenzione e tempestività di intervento.

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