Le critiche alla dirigenza del partito
Nel suo sfogo, Luca ha puntato il dito contro la gestione delle candidature, che ha definito poco trasparente. “La domanda resta: perché una candidatura votata e sostenuta così ampiamente non è stata accolta?”, ha chiesto, denunciando una mancanza di democraticità. Secondo l’assessora, non è il partito nel suo complesso a uscire sconfitto, ma “l’adeguatezza di una certa classe dirigente a guidarlo”.


Il ruolo del Pd locale e il rapporto con i vertici
Pur criticando le scelte ai livelli superiori, Luca ha voluto distinguere il buon lavoro svolto dal Pd locale. “Sono sempre le persone a fare la differenza”, ha dichiarato, rimarcando l’importanza del legame tra la politica del territorio e le decisioni della dirigenza regionale.
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Le prospettive future
Nonostante la delusione, Luca ha confermato la propria volontà di continuare nell’impegno politico. “C’è amarezza, inutile negarlo – ha ammesso – ma proprio nei momenti così si misura la voglia di continuare a crederci”. Ha inoltre rinnovato il sostegno al presidente uscente Eugenio Giani, ringraziandolo per “non averci lasciati soli”, e ha ribadito il suo credo politico: “Dove c’è comunità, c’è politica”.