
A trent’anni, con un lavoro impegnativo e un recente trasloco sulle spalle, pensava che quel dolore persistente sulla lingua fosse solo una conseguenza dello stress: un’afta, nulla di più. Ma con il passare delle settimane il fastidio non diminuiva, anzi peggiorava, fino a trasformarsi in un ostacolo per parlare e mangiare. Una piccola ferita che non guariva, un campanello d’allarme che sembrava chiedere ascolto.

Una rara malattia scoperta in farmacia
La svolta è arrivata per caso, grazie a una visita in farmacia. Un farmacista le ha fatto notare che ulcere e piccole lesioni in bocca dovrebbero scomparire entro tre settimane, e che se non lo fanno occorre consultare uno specialista. Quelle parole hanno acceso in Grace il sospetto che si trattasse di qualcosa di più serio.
È iniziato così un percorso fatto di controlli, esami e appuntamenti medici. In pochi giorni la giovane donna si è ritrovata di fronte a uno scenario inatteso: non si trattava di stress, né di un disturbo passeggero, ma di una condizione molto grave, che avrebbe richiesto un intervento radicale e mesi di riabilitazione.

Sintomi spesso sottovalutati di una condizione grave
Il caso di Grace è emblematico perché richiama l’attenzione su segnali che spesso passano inosservati: un’ulcera che non guarisce, macchie bianche o rosse sulla lingua, dolore persistente, rigidità della mandibola o mal d’orecchi. Sono sintomi comuni, ma quando resistono al tempo possono nascondere una malattia che, se scoperta in fase precoce, ha tassi di sopravvivenza molto alti.
Secondo Cancer Research UK, i casi di questa patologia nel Regno Unito sono aumentati di oltre un terzo negli ultimi dieci anni, con circa 10.800 nuove diagnosi l’anno. Più della metà interessa proprio la lingua o le tonsille. Le cause principali restano il consumo eccessivo di alcol e fumo, ma gli esperti sottolineano come sempre più giovani senza fattori di rischio evidenti vengano colpiti.
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