Pensioni all’estero, arriva la stretta
Arriva la stretta sulle pensioni all’estero: a partire da settembre, l’Inps verificherà l’esistenza in vita dei percettori. Nella prima parte del 2024, tra marzo e luglio, i controlli dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale si sono concentrati in particolare sui pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi e Stati dell’Est Europa. Adesso invece toccherà a quelli di Europa, Africa e Oceania. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a partire dal 20 settembre 2024. (Continua…)
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Cosa bisogna fare
Per tutti i pensionati che vivono all’esterno e che non hanno ancora ricevuto la chiamata di controllo dell’Inps, se questa dovesse arrivare a partire dal 20 settembre 2024, i destinatari dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 18 gennaio 2025. Nel caso in cui l’attestazione non venga prodotta, il pagamento della rata di febbraio 2025 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale entro il 19 febbraio 2025, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla rata di marzo del prossimo anno.
Per quelli in Francia, Belgio, Svizzera e Germania, però, sono previste delle eccezioni, in quanto non sono inclusi nel processo di verifica i pensionati che sono oggetto di scambi mensili di informazioni con le istituzioni previdenziali tedesche e svizzere, quelli che hanno rapporti con con la Caisse Nationale d’Assurance Vieillesse francese e infine quelli residenti in Belgio, beneficiari di trattamenti pensionistici comuni con il Service fédéral des pensions.