Le dichiarazioni di Carlo Taormina e il nuovo scenario giudiziario
Il riavvio delle indagini potrebbe segnare una svolta significativa nella storia giudiziaria del delitto di Garlasco. Dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi nel 2015, molti pensavano che la vicenda fosse chiusa, ma la riapertura del caso e le nuove perizie hanno riacceso il dibattito. Al centro dell’attenzione sono le possibilità che nuovi elementi materiali o testimonianze offrano una ricostruzione differente rispetto a quella finora accertata. In questo contesto interviene l’avvocato Carlo Taormina, da sempre figura di rilievo nelle fasi giudiziarie del caso.
In un recente post pubblicato sui social, Taormina si rivolge direttamente ad Andrea Sempio, esortandolo a collaborare con la Procura e dichiarando che “quella mattina stava a casa con Chiara e Stasi, ha fatto irruzione perché sapeva del tradimento di Chiara e quindi, intenzionalmente, andò lì ed esplosero la rabbia e la gelosia che gli fecero assassinare Chiara davanti a Sempio o appena Sempio se ne uscì”. Il legale, noto per i toni spesso provocatori, conclude aggiungendo: “Faccia presto, Sempio, perché altrimenti la prossima settimana non la finisce in libertà. A proposito, si tratta di un mio sogno lovatiano. O no?”. Un intervento che, mescolando sarcasmo e avvertimento, alimenta la tensione su un caso che, dopo diciotto anni, continua a dividere l’opinione pubblica.

Prospettive future e attesa per nuovi sviluppi
La nuova fase delle indagini sul caso Garlasco tiene con il fiato sospeso l’Italia, in attesa di possibili svolte che possano cambiare il destino giudiziario di uno dei più emblematici processi degli ultimi anni. La comunità, i media e le istituzioni restano in attesa dei risultati delle perizie e delle prossime mosse della magistratura, mentre il dibattito resta acceso su tutti i canali di comunicazione.