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“Ci prenderemo una pausa”: l’annuncio della band italiana gela i fan

I Pinguini Tattici Nucleari: lo show di Milano è un successo

A rispondere, tra le righe, è il frontman della band, i Pinguini Tattici Nucleari: «Se è un’allusione a uno scioglimento? Macché, siamo più solidi che mai. Ma ci piaceva finire lo spettacolo con una sorta di fuoco rigeneratore», spiega Riccardo Zanotti, 30 anni, anima e voce del progetto.

In un’estate che vede il calendario live letteralmente esplodere, con artisti che si affollano negli stadi nel tentativo di fare status, c’è chi decide di non inseguire la moda, ma di dominarla con personalità. «Fare un concerto in uno stadio solo per ottenere uno status è stupido e inutile. Oggi gli stadi vengono usati più come narrazione che come contenitori di spettacoli», avverte Zanotti, lanciando una critica precisa ma elegante all’industria.

E mentre le popstar più patinate sembrano arrancare sotto il peso del gossip, questo collettivo alternativo, tutto energia e autenticità, riempie arene come se fosse la cosa più naturale del mondo. «Le persone comprano un biglietto per vedere qualcosa di diverso rispetto a quello che vedono sui social», aggiunge con lucidità.

I Pinguini Tattici Nucleari e l’Hello World Tour

È proprio in questo contesto che si inserisce l’Hello World Tour, la nuova tournée dei Pinguini Tattici Nucleari, partita da San Siro e destinata a chiudersi il 4 luglio allo Stadio Olimpico di Roma. Un viaggio monumentale per presentare l’album omonimo, uscito a dicembre: il sesto capitolo discografico per il sestetto bergamasco.

Il gruppo – Riccardo Zanotti (voce, chitarra), Nicola Buttafuoco (chitarra), Lorenzo Pasini (chitarra), Simone, Pagani (basso, contrabbasso, voce), Matteo Locati (batteria) e Elio Biffi (tastiere, fisarmonica, voce) – si conferma come un fenomeno nazionale, capace di coniugare leggerezza pop e consapevolezza generazionale. La scaletta è un’esperienza visiva: in “Verdura”, il pubblico si ritrova in un universo fatto di insalate animate, mentre in “Alieni” le sagome dei sei musicisti si dissolvono in costellazioni fluttuanti, grazie a un uso sapiente e creativo dell’intelligenza artificiale.

Durante la tappa milanese è stato trasmesso un videomessaggio toccante di Chiara Tramontano, sorella di Giulia, vittima di femminicidio. Un momento forte che ha scosso lo stadio e che, come riporta Il Messaggero, ha segnato una delle parentesi più intense della serata.

Nel frattempo in radio impazza “Bottiglie vuote”, l’inedito duetto con Max Pezzali, mentre il 24 giugno arriva in libreria Piccola volpe, l’albo illustrato della band. Ma dietro il successo si prepara anche una pausa. «Vogliamo prenderci un po’ di tempo per scrivere cose nuove, ma più mature», rivela Zanotti. Nessuna fuga, solo una voglia di respiro. I Pinguini, si sa, non seguono la corrente. La reinventano.

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