Quando ci sarà il primo cambiamento: la data fissata
Il primo vero cambiamento è atteso dall’inizio della prossima settimana, quando l’alta pressione dovrebbe iniziare a cedere.
La data indicata è martedì 16 dicembre: una perturbazione atlantica riuscirà a raggiungere l’Italia, portando piogge diffuse anche al Nord.
Con l’arrivo dell’aria più umida e instabile, lo scenario cambierà sensibilmente:
• l’aria diventerà più pulita,
• la visibilità migliorerà,
• lo smog verrà parzialmente rimosso,
• le nebbie persistenti scompariranno temporaneamente.
Secondo le prime proiezioni, la perturbazione potrebbe poi scivolare verso Centro-Sud, mentre sulle regioni settentrionali potrebbe tornare l’alta pressione. Tuttavia questa tendenza necessita ancora di conferme.

L’ipotesi clamorosa per Natale: aria gelida in arrivo
IlMeteo.it segnala un’ipotesi “clamorosa” per il periodo natalizio, basata sulle elaborazioni del modello europeo ECMWF.
Il modello prospetta una irruzione di aria molto fredda dalla Russia verso il cuore dell’Europa proprio nella settimana di Natale.
Secondo questa simulazione, masse d’aria gelide partirebbero dai quadranti nord-orientali, propagandosi verso l’Europa centrale e successivamente verso il Mediterraneo.
Gli effetti possibili sarebbero:
• calo significativo delle temperature,
• rischio di precipitazioni specialmente sulle regioni del Centro-Sud,
• potenziale formazione di un ciclone mediterraneo,
• raffreddamento marcato anche in pianura e lungo le aree adriatiche.
Una dinamica che suggerirebbe condizioni tipicamente invernali, molto diverse dall’attuale scenario di alta pressione.
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Perché il modello europeo ipotizza questo cambiamento
Il punto chiave è la possibile perdita di forza dell’anticiclone nella seconda metà di dicembre.
In questo scenario, la barriera anticiclonica non riuscirebbe più a proteggere l’Italia, permettendo al freddo di penetrare da corridoi orientali.
Se questa configurazione venisse confermata, il Natale potrebbe presentarsi con temperature rigide, instabilità e caratteristiche più vicine all’inverno pieno.