Contro le diseguaglianze: la sfida al centro del progetto
Un altro pilastro del suo discorso riguarda la redistribuzione delle ricchezze. Schlein ha rilanciato l’idea di mettere al centro del dibattito politico la giustizia sociale: “Chi ha di più deve dare a chi ha di meno per far crescere tutto il Paese”, ha detto, lanciando un avvertimento alla destra.
Per la segretaria Pd, il vero problema dell’Italia non è solo politico, ma materiale: salari bassi, crescita economica stagnante, disuguaglianze strutturali. È da queste ferite che vuole partire il “riscatto” del Paese.

Uno sguardo strategico al 2027
Schlein dipinge il 2027 non come un salto nel vuoto, ma come una tappa già preparata. Con il campo largo unito, secondo lei, c’è abbastanza forza e coesione per competere davvero per Palazzo Chigi. 
In conferenza stampa ha sottolineato che prima di parlare di un congresso dem è essenziale consolidare la coalizione: “Non voglio un’operazione interna, ma un progetto nazionale”.
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Le sfide che restano aperte
Non mancano però ostacoli: ci sono tensioni programmatiche con il M5S su temi come la politica estera – in particolare il sostegno all’Ucraina – su cui secondo Schlein “bisognerà discutere”. 
Inoltre, il tema della legge elettorale resta spinoso: la destra spinge per riforme che potrebbero favorirla, mentre il Pd insiste su una visione diversa, più attenta alle esigenze reali delle persone e meno alla tattica elettorale.
Infine, la leadership futura della coalizione è ancora da definire: Schlein offre la sua candidatura, ma non chiude a mediazioni e primarie.