Un arsenale “da poliziotto” usato per delinquere
Dentro la Citroën C4, i carabinieri hanno rinvenuto una pistola d’ordinanza, un lampeggiante, un rilevatore GPS, diverse pettorine della Polizia, una radio portatile e persino una placca della polizia locale.
Tutti elementi che fanno pensare a un utilizzo illecito degli strumenti di servizio, forse per commettere reati mascherandosi da agenti in operazione.
Un dettaglio che rende il caso ancora più inquietante, soprattutto per il coinvolgimento diretto di un funzionario dello Stato che avrebbe dovuto garantire la legalità.

Sospensione immediata e indagine interna
Il poliziotto è stato sospeso dal servizio con effetto immediato, in attesa di chiarimenti da parte dell’autorità giudiziaria. La Procura di Milano e la Questura hanno avviato in parallelo un’indagine per ricostruire con precisione i fatti e capire se l’agente abbia partecipato ad altri episodi criminali.
Gli inquirenti stanno passando al setaccio i dispositivi sequestrati e analizzando i movimenti registrati dai GPS, per verificare eventuali collegamenti con altre rapine o azioni sospette.
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Sconcerto e reazioni istituzionali
La notizia ha scatenato indignazione e incredulità non solo tra i cittadini, ma anche all’interno delle stesse forze dell’ordine. Molti rappresentanti sindacali e politici hanno espresso sconcerto, chiedendo un rafforzamento dei controlli interni e protocolli più severi nella selezione del personale.
“L’arresto è stato possibile grazie alla collaborazione tra cittadini e carabinieri – hanno dichiarato alcuni ufficiali – e dimostra quanto sia importante segnalare tempestivamente ogni situazione sospetta.”
Intanto la comunità di Cologno Monzese, dove tutto è accaduto in pieno giorno, resta sotto choc: l’idea che un poliziotto possa aver preso parte a una rapina è un colpo duro alla fiducia verso le istituzioni.