Kernihiv colpita, tra le vittime un bambino
Il punto più tragico dell’attacco si è registrato a Kernihiv, dove un drone ha colpito la casa della famiglia del comandante dei vigili del fuoco locali. Tra le vittime, un bambino di appena un anno. La notizia è stata confermata direttamente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha dichiarato su X: “È il 632° bambino ucciso dall’inizio dell’invasione russa su larga scala”.
Un dato agghiacciante, che restituisce la misura del costo umano di questo conflitto, in particolare tra i più vulnerabili. Le immagini e le testimonianze arrivate dal luogo della tragedia hanno sconvolto l’opinione pubblica.
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L’appello accorato di Zelensky
Di fronte a questa ennesima tragedia, il presidente Zelensky ha lanciato un duro monito alla comunità internazionale. Accusando la Russia di “uccisioni sistematiche”, ha invitato i Paesi alleati a non abbassare la guardia: “Mosca approfitta della diminuzione dell’attenzione globale. La condanna del mondo non è ancora abbastanza forte”.
Zelensky ha chiesto un rafforzamento immediato della risposta internazionale. Secondo il leader ucraino, ogni segnale di debolezza o indifferenza sarà interpretato da Mosca come un via libera per colpire ancora. “Finché il mondo resterà a guardare – ha aggiunto – ci saranno nuovi attacchi, nuove vittime innocenti”.