Choc in un cimitero italiano, dove una donna sosteneva a gran voce che l’uomo che stavano seppellendo non era so marito. È stato necessario l’intervento dei carabinieri per riportare la calma in quel luogo di riposo.
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Choc al cimitero italiano, i dubbi della donna
Caos durante la sepoltura di un uomo al cimitero di Ortona (Chieti) dove sono dovuti intervenite i carabinieri a riportare la calma. Secondo quanto si è appreso, infatti, mentre si stava tenendo l’ultimo saluto ad un uomo, un nigeriano 39enne morto in ospedale, la moglie del defunto avrebbe iniziato a dubitare che nella bara ci fosse il corpo del marito. Una ipotesi avallata da parenti amici presenti. Sono stati momenti di tensione e a nulla sono valse le rassicurazioni degli addetti alle pompe funebri. (continua dopo la foto)
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L’intervento dei carabinieri
C’è voluto l’intervento di quattro pattuglie dei carabinieri della compagnia di Ortona a placare gli animi e risolvere l’equivoco nato dal fatto che, al momento della chiusura del feretro, all’ospedale SS. Annunziata non c’era nessuno della famiglia presente. I familiari, infatti non avevano la possibilità economica di sostenere le spese per la sepoltura, che sono state sostenute dal Comune. Alla chiusura del feretro, all’obitorio del policlinico, i parenti non erano presenti e per questo motivo al momento della sepoltura la donna ha iniziato a urlare, temendo che quello della bara non fosse il corpo del marito.
a fatica, i militari dell’arma e gli operatori dell’agenzia funebre sono riusciti a convincere la donna e una quarantena di persone tra parenti amici che, in realtà, non c’era nulla di anomalo e che la salma era effettivamente del loro caro. Solo a quel punto, dopo oltre un’ora di discussioni e trattative, è finita la protesta e i necrofori hanno potuto procedere con la sepoltura.