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“Lui al Quirinale dopo Mattarella”. Clamoroso: quel nome che fa impazzire Giorgia Meloni (e non solo)

Le tensioni e le strategie nel centrodestra

All’interno del centrodestra, la discussione sulla successione al Quirinale si sviluppa con particolare cautela. Il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, sintetizza la situazione con una battuta: “La strada verso il Quirinale è molto lunga. Crosetto è un amico. Toccherà a lui spiegarlo a Tajani…”. Questo commento allude alle ambizioni del leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che secondo alcune indiscrezioni avrebbe già iniziato a pensare al futuro ruolo istituzionale. Secondo Gentili, Crosetto gode di un gradimento bipartisan che coinvolge quasi tutte le forze politiche tranne la Lega, e si distingue per il suo rapporto positivo con il presidente Sergio Mattarella. Viene inoltre descritto come “sinceramente antifascista” e distante dalle derive populiste o dagli slogan più accesi sul tema della sicurezza. In Fratelli d’Italia permane però una certa reticenza sull’argomento, dovuta anche al peso della figura di Giorgia Meloni, che potrebbe decidere di candidarsi per il Quirinale in caso di mancata riconferma di Mattarella nel 2027. Un senatore del partito, citato nell’articolo, afferma: “Se e quando arriverà il momento, Guido si farà da parte per non ostacolare Giorgia”.

Giorgia Meloni e Sergio Mattarella insieme durante un evento istituzionale
russia-ucraina crosetto

L’esperienza del 2022 e i possibili sviluppi futuri

Il percorso di Guido Crosetto verso il Colle non è iniziato oggi. Già nel gennaio 2022, in un momento di particolare difficoltà per il Parlamento, fu proposto da Giorgia Meloni come candidato di bandiera raccogliendo 114 voti, cifra ben superiore ai grandi elettori di Fratelli d’Italia. In quell’occasione, Crosetto dichiarò: “Sono onorato e commosso, significa che in Parlamento ho tanti amici…”. La riflessione conclusiva di Gentili si sofferma proprio sull’importanza delle relazioni personali in politica. Ettore Rosato sottolinea: “Per salire al Quirinale gli amici servono. E non poco”. Un richiamo che trova conferma nelle vicende delle presidenziali del 2022, quando Mario Draghi non fu eletto e Sergio Mattarella fu confermato anche a causa dell’assenza di contatti diretti tra i grandi elettori e Draghi, a differenza di quanto accade con l’attuale presidente. L’attenzione verso la figura di Crosetto si inserisce in un contesto politico segnato da forti trasformazioni e dalla ricerca di profili in grado di rappresentare un punto di equilibrio tra le diverse anime del Paese. La sua esperienza, le relazioni costruite e la reputazione di “uomo delle istituzioni” lo rendono uno dei candidati più discussi e osservati in vista delle prossime elezioni presidenziali. Non è escluso che, nei mesi a venire, il dibattito su chi guiderà il Quirinale dopo Sergio Mattarella si intensifichi ulteriormente, coinvolgendo nuovi nomi e scenari.

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