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Referendum 8-9 giugno, i risultati: chi vince e chi perde

L’impatto del messaggio della maggioranza

Secondo molti analisti, ad aver contribuito alla bassa affluenza potrebbe essere stata la scelta del centrodestra di invitare all’astensione. La premier Giorgia Meloni si è recata al seggio ma ha dichiarato di non aver votato, rafforzando così la linea del non coinvolgimento. Questa tattica, già utilizzata in precedenti consultazioni, si è dimostrata efficace. “Il popolo italiano ha dimostrato buon senso”, ha dichiarato Matteo Salvini. “Non serve tornare indietro su conquiste come il Jobs Act.”

Il commento di Salvini: “La cittadinanza non è un regalo”

Matteo Salvini ha ulteriormente commentato: “Oggi in Italia si votano dei referendum che non passeranno: la cittadinanza non è un regalo, chiediamo regole più chiare e severe per essere cittadini italiani, non basta qualche anno in più di residenza”.

Le reazioni dell’opposizione sono state di segno opposto. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha descritto la situazione come “un’occasione persa” e ha accusato il governo di aver “delegittimato uno strumento democratico fondamentale”. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha giudicato “grave” la carenza di informazione istituzionale: “Il governo ha fatto di tutto per affossare il referendum, senza nemmeno garantire una campagna informativa minima”.

Quorum e democrazia: cosa resta dopo il voto

L’elemento che ha segnato l’intera consultazione è stato il quorum, sempre più percepito come un ostacolo anziché una garanzia. Molti osservatori lo hanno definito una trappola per la partecipazione democratica, specie quando i referendum riguardano temi divisivi e complessi.
Il mancato raggiungimento del quorum ha riacceso il dibattito sulla validità degli strumenti di democrazia diretta. Giuristi e politologi ritornano a chiedere una riforma del meccanismo referendario, proponendo l’introduzione di una soglia più bassa o l’adozione di modalità di voto digitale, per evitare che consultazioni su temi rilevanti diventino inutili.

Infine, secondo un sondaggio effettuato alla chiusura dei seggi, meno della metà degli italiani era a conoscenza del referendum. Questo dato, forse ancor più della bassa affluenza, testimonia la crescente distanza tra cittadini e politica.

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