
“Respinta”: la notizia che fa esultare Meloni e il governo è appena arrivata – Alla Camera dei Deputati, si è svolta una delle sedute più attese della stagione politica, che ha visto la presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la quasi totalità dei ministri. L’oggetto del dibattito era la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Carlo Nordio (ministro della Giustizia), Matteo Piantedosi (ministro dell’Interno) e Alfredo Mantovano (sottosegretario alla presidenza del Consiglio), accusati nell’ambito del cosiddetto caso Almasri. L’assemblea si è espressa seguendo la raccomandazione della Giunta per le autorizzazioni, negando l’autorizzazione richiesta dalla magistratura.

“Respinta”: la notizia che fa esultare Meloni e il governo è appena arrivata
Secondo quanto emerso, la discussione in aula si è svolta in un clima di particolare attenzione e tensione istituzionale. La presenza della premier Meloni ha sottolineato la rilevanza della decisione per l’intero esecutivo, che ha voluto mostrarsi compatto in questa fase cruciale. L’esito ha visto la Camera respingere la richiesta giudiziaria, con numeri che confermano la solidità della maggioranza e la volontà del governo di difendere i propri rappresentanti. L’importanza della seduta è stata ulteriormente evidenziata dalla partecipazione dei principali esponenti del Consiglio dei ministri: Antonio Tajani, Giancarlo Giorgetti, Luca Ciriani, Tommaso Foti e Francesco Lollobrigida hanno affiancato Meloni tra i banchi del governo, segnando un chiaro segnale di unità e sostegno politico.
Lo svolgimento del dibattito ha rispecchiato la delicatezza della questione, con interventi che hanno richiamato la necessità di rispettare le prerogative parlamentari e la separazione dei poteri. L’opposizione, pur ribadendo la richiesta di approfondimenti giudiziari, non è riuscita a invertire l’orientamento dell’aula, che ha seguito la linea indicata dalla maggioranza.

Risultati delle votazioni e dettagli numerici
I dati ufficiali mettono in risalto la compattezza della maggioranza. Per quanto riguarda Carlo Nordio, sono stati 251 i voti favorevoli al diniego dell’autorizzazione, mentre 117 deputati si sono espressi contro. Matteo Piantedosi ha ottenuto 256 voti a sostegno della proposta di negare l’autorizzazione, con 106 contrari. Analogo esito per Alfredo Mantovano, che ha visto 252 voti favorevoli alla negazione e 112 contrari. Questi risultati confermano la volontà del Parlamento di salvaguardare i membri del governo da procedimenti giudiziari diretti, almeno per quanto riguarda il caso in questione. La Giunta per le autorizzazioni aveva già espresso parere negativo nei giorni precedenti, e la maggioranza ha voluto ribadire il proprio sostegno con numeri inequivocabili. La discussione è stata animata anche da riferimenti alle implicazioni politiche del voto: in molti hanno sottolineato come la decisione rappresenti una prova di forza per la coalizione di centrodestra, che ha mostrato piena compattezza su un tema divisivo e delicato. Fonti parlamentari hanno descritto un clima di grande attenzione anche nei corridoi di Montecitorio, con deputati e staff impegnati a monitorare ogni sviluppo del dibattito. L’esito finale ha rappresentato una conferma delle previsioni della vigilia, ma non sono mancate tensioni tra i diversi gruppi politici.
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