La rabbia dei social, le parole del padre: “Non dormivo”
Nel frattempo, sui social già rimbalzavano le accuse. I soliti leoni da tastiera, quelli che non aspettano nemmeno il tempo di un’indagine: «Il padre dormiva mentre il figlio moriva», scrivevano con crudeltà. Ma la realtà era ben diversa. Il padre era lì. Vigile. A pochi passi. E ora, consumato dal dolore, cerca una risposta che forse non arriverà mai: «Perché non ho sentito nulla? Perché non l’ho visto subito?».
Intorno a lui, parenti e amici cercano di stringersi nella sofferenza. Mentre la madre, in bermuda neri e maglietta, è tornata lì. Davanti alla grande buca ora recintata dai carabinieri, si è inginocchiata. E ha cominciato ad accarezzare la sabbia, come se in quei granelli ci fosse ancora un frammento del suo bambino.
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La Procura apre un’inchiesta, la spiaggia diventa luogo di lutto
Il corpo di Riccardo è stato trasferito al cimitero di Montalto, in attesa delle disposizioni della Procura di Civitavecchia. Un fascicolo è stato aperto per accertare le dinamiche dell’incidente. Intanto, il Camping California è diventato un luogo di lutto. Chi era presente giovedì pomeriggio fatica a dimenticare quei minuti surreali, quel nome gridato nel vuoto, e la corsa disperata contro il tempo e contro la sabbia.
Una tragedia che ha scosso l’intera comunità. Un ragazzo pieno di vita, scomparso nel modo più assurdo. E un padre che, tra accuse ingiuste e sensi di colpa, cerca solo una cosa: capire come sia potuto accadere.