Rissa in Parlamento, le sanzioni previste per i politici coinvolti e le reazioni dell’opposizione
Quello che è accaduto in Aula è stata “un’aggressione”, ha affermato con forza la segretaria Pd Elly Schlein. La versione M5s l’ha data il leader Giuseppe Conte: “Il nostro deputato Donno voleva semplicemente consegnare il nostro tricolore al ministro Calderoli. Ne è nata una reazione inaccettabile. Lo hanno aggredito tanti deputati delle forze di maggioranza con minacce, spintoni, cazzotti e calci”. Donno ha annunciato che denuncerà “chi gli ha dato un cazzotto sullo sterno. È un deputato di FdI”.(continua a leggere dopo le foto)

I commenti dopo l’annuncio ufficiale
Il capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, Francesco Silvestri, ha contestato: «Siamo davanti alle sanzioni più vergognose e più pericolose che questo Parlamento abbia mai visto. C’è stata una equiparazione imbarazzante che apre dei precedenti molto pericolosi per l’andamento democratico del paese». Iezzi ha accettato la sanzione: «È stata sancita una verità: una brutta giornata che ha avuto molti padri…». Rispetto per la decisione anche da parte di Scotto: «Mai abbiamo usato violenza. Abbiamo solo condannato gesti gravi», ovvero «protestato contro i fascisti che in aula simulavano la X Mas». Pure Amendola ha accettato il provvedimento, pur precisando di essersi «opposto senza violenza agli atti inaccettabili della destra in aula, ai tentativi di spaccare l’Italia con l’Autonomia: aggressioni, squadrismo, simboli fascisti della X MAS» e di essere pronto a protestare «ogni volta contro questo spettacolo indecoroso».