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Roma, nuove ricerche sul caso Adinolfi: “Scavi alla Casa del Jazz dopo 31 anni di mistero”

Il caso Adinolfi: una scomparsa mai risolta

Il 2 luglio 1994, il magistrato Paolo Adinolfi, da poco nominato giudice della Corte d’appello, lasciò l’abitazione di via della Farnesina dicendo alla moglie che sarebbe tornato per pranzo. Da quel momento si persero le sue tracce. La famiglia, composta dalla moglie Nicoletta e dai figli Giovanna e Lorenzo, non ebbe più notizie e fu costretta ad affrontare anni di attesa e incertezza. Prima della nuova nomina, Adinolfi aveva prestato servizio nella sezione Fallimentare, settore spesso caratterizzato da criticità legate a interessi economici e criminali.

Foto del magistrato Paolo Adinolfi

Testimonianze e piste investigative

L’inchiesta avviata all’epoca fu archiviata senza risultati concreti, lasciando aperti numerosi interrogativi. Alcune testimonianze raccolte dopo la scomparsa hanno alimentato il mistero. “Qualcuno disse di averlo visto su un autobus, nonostante fosse uscito in macchina, poi ritrovata parcheggiata nei pressi del Villaggio Olimpico.” Un altro testimone riferì di averlo notato, nei giorni precedenti, negli uffici di piazzale Clodio insieme a un giovane sconosciuto.

Collegamenti con la criminalità organizzata e il ruolo della Casa del Jazz

Tra le ipotesi valutate dagli investigatori, è stata presa in considerazione una possibile connessione tra la scomparsa di Adinolfi e alcune procedure giudiziarie da lui seguite, come i casi di fallimento Fiscom e Ambra Assicurazioni. Nel procedimento Fiscom era coinvolto Enrico Nicoletti, figura ritenuta dagli inquirenti il cassiere della Banda della Magliana. Si ipotizzò che il magistrato potesse essere stato ucciso e sepolto in una proprietà riconducibile a Nicoletti.

Immagine degli scavi presso la Casa del Jazz
Dettaglio delle ricerche sotterranee nella struttura romana

L’edificio simbolo della legalità e la speranza di una svolta

La Casa del Jazz di Roma è stata edificata su un bene confiscato alla criminalità organizzata, in particolare alla Banda della Magliana. L’attuale attività investigativa si svolge proprio in questo luogo, oggi simbolo della rinascita e della legalità. Se dalle ricerche dovessero emergere elementi rilevanti, si potrebbe finalmente chiarire il destino di Paolo Adinolfi, un enigma che pesa sulla storia giudiziaria italiana da oltre trent’anni.

Conclusioni: indagini ancora in corso

Le operazioni presso la Casa del Jazz proseguono, con l’obiettivo di acquisire elementi utili per far luce su una scomparsa che ha segnato profondamente la città di Roma e la magistratura italiana. Le autorità restano in attesa dei risultati degli scavi, consapevoli dell’importanza storica e giudiziaria che questa indagine riveste.

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