
Per Matteo Salvini, il leader della Lega, la situazione politica si complica giorno dopo giorno. Il consenso, un tempo solido e crescente, ha subito un brusco calo negli ultimi mesi, costringendo il partito a fare i conti con una realtà sociale profondamente mutata. La scommessa di nomi nuovi come Vannacci, pensata per rilanciare l’immagine della Lega, si confronta con una realtà più complessa di quanto previsto: l’elettorato appare diviso e la fiducia negli uomini chiave vacilla. Ma, oltre a queste difficoltà, ora si affaccia una nuova minaccia interna, capace di scuotere le fondamenta stesse del partito. La Lega si trova così a un bivio: adattarsi ai cambiamenti o rischiare di vedere il proprio equilibrio interno infrangersi. Salvini riuscirà a gestire questa nuova tensione o il rischio di spaccature profonde diventerà inevitabile?

Crisi per Salvini: calo del consenso e nuove ‘correnti’ Leghiste
Matteo Salvini si trova oggi a fronteggiare una crisi senza precedenti nella Lega. Il partito ha subito un netto calo di consensi, testimoniato dai risultati disastrosi nelle ultime elezioni regionali, mentre la scommessa su figure nuove come Roberto Vannacci ha innescato tensioni interne e polemiche sulla leadership. A queste difficoltà si aggiunge la crescente fronda interna guidata dall’ala “nordista”, che spinge per un ritorno alle radici territoriali, minacciando la coesione e l’unità del partito. Tra elettorato diviso, nomi controversi e pressioni interne, la Lega appare oggi a un bivio critico: adattarsi o rischiare spaccature profonde. Ma i problemi non finiscono qui.

Nasce “Il Bobo”, l’associazione leghista in ricordo di Maroni
La recente creazione della associazione Il Bobo ha riportato alla ribalta le tensioni interne che attraversano la Lega, rendendo evidenti le divergenze tra le diverse anime del partito. L’associazione è stata presentata ufficialmente come un’iniziativa culturale in omaggio a Roberto Maroni, storico protagonista della Lega, ma il contesto in cui nasce suggerisce una portata ben più ampia. Dietro il ricordo di Maroni, si delinea la volontà di recuperare i valori originari del movimento, ispirati a un modello autonomista, fortemente legato ai territori del Nord.
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