La scoperta sul killer
Il quadro sembra chiaro ma manca un tassello fondamentale: perché Jashan Deep Badhan ha ucciso nella notte tra venerdì e sabato Sara Centelleghe? I due coetanei, erano vicini di casa: abitavano a qualche metro l’uno dall’altra, in un complesso di condomini in via Nazionale a Costa Volpino. Il 19enne in carcere a Bergamo, ha raccontato agli inquirenti di aver bevuto e di “essere andato via di testa“. Come si legge nel verbale dell’interrogatorio, ha affermato di “non sapere” perché abbia aggredito Sara. E tra le lacrime ha aggiunto di essere pentito. Ha negato il movente sessuale, che resta però una delle ipotesi alla base dell’aggressione. Ma perchè il killer era entrato nell’appartamento di Sara? Forse cercava l’amica della vittima. (continua dopo la foto)
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Perchè si trovava dentro casa sua
Quella sera Sara trascorreva la serata insieme all’amica, che
ha detto di essere scesa all’una per prelevare un energy drink al distributore automatico a 130 metri di distanza. Sarebbe stata fuori giusto il tempo di andare e tornare, per poi trovare il cadavere. La chiamata al 112 è arrivata all’1.18 della notte tra venerdì e sabato per chiedere l’intervento del 118.
Gli investigatori hanno dunque analizzato la versione fornita dall’amica di Sara. Eppure sembra che la verità sia un’altra, e che si fosse invece messa d’accordo con Deep per incontrarsi. Bashan abita nello stesso edificio di Sara, anche se in una scala diversa, ma la conosceva solo di vista.
È però amico della seconda ragazza. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, i due si scrivono e si danno appuntamento. Il ragazzo rientra in auto, la mette nel garage sotterraneo in comune con l’edificio vicino, passa da lì e sale le scale. Intanto l’amica gli va incontro scendendo in ascensore. I due non si incrociano: lei lo aspetta giù, lui entra nell’appartamento. Arriva in camera da letto dove Sara sta dormendo. Il ragazzo nega appunto il movente sessuale, ma fra lui e la ragazza che vive in quella casa si scatena una lite violentissima, la prende a pugni. Poi va in cucina, trova le forbici, le apre ferendosi il palmo di una mano, torna in camera e sferra undici colpi contro Sara uccidendola. Poi, con i vestiti e i piedi sporchi di sangue, scappa lasciando una scia d’impronte lungo lo stesso percorso.