
Schlein e Meloni sullo stesso volo per la Calabria ma accade l’impensabile – Non capita spesso di vedere tanti protagonisti della politica italiana stipati nello stesso velivolo. Eppure, il volo diretto in Calabria, destinazione Lamezia Terme, sembrava più il transatlantico di Montecitorio in piena attività che un aereo di linea. A bordo, tra sorrisi diplomatici e saluti di rito, c’era anche la premier Giorgia Meloni, pronta a sostenere l’ultima tappa della campagna elettorale di Roberto Occhiuto, governatore uscente in corsa per il bis.

Schlein e Meloni sullo stesso volo per la Calabria ma accade l’impensabile
Accanto a lei, nel gruppo di testa, viaggiava il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ma la vera sorpresa era nelle file circostanti. Pochi sedili più avanti e qualche fila dietro, un vero e proprio “condominio politico”: la segretaria dem Elly Schlein seduta in coda, ben distante dalla presidente del Consiglio; Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni nelle poltrone di mezzo; e persino il leghista Claudio Durigon, che ha scambiato due chiacchiere con la premier prima di prendere posto. Una fotografia emblematica della politica italiana, costretta a condividere spazi stretti anche a 10.000 metri d’altezza.


Verso Roma e poi in Europa
Occhiali scuri e passo deciso, Meloni ha salutato le hostess all’imbarco, spiegando di voler rientrare a Roma già in serata. Non un rientro lungo: il giorno successivo, infatti, un altro volo l’avrebbe portata a Copenaghen, dove l’attendeva il consiglio informale europeo. Tra i passeggeri non sono mancati i commenti ironici: “Se cade l’aereo, stavolta di noi non si accorge nessuno”, ha scherzato qualcuno, sottolineando l’insolita concentrazione di esponenti politici su un unico volo.
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