Meloni e Schlein, la sfida dei numeri tra bilanci e realtà
Il confronto si è poi spostato sul terreno economico, dove la premier ha contrapposto i risultati del suo governo a quelli dei precedenti esecutivi.
“Le risorse destinate alla sanità sono decisamente superiori a quelle dei vostri governi”, ha dichiarato Meloni in Parlamento, aggiungendo che “durante il Conte 2 le pensioni minime sono cresciute di 2,50 euro in due anni; con il nostro governo sono aumentate di 90 euro”.
A stretto giro, Giuseppe Conte ha risposto mostrando un libretto intitolato Tre anni di tasse, elaborato dal M5S, elencando aumenti e criticità:
“Lei con l’economia ci litiga proprio. Si vanta di tre anni di governo, ma di cosa? Del crollo della produzione industriale, del -9% del peso degli stipendi, dei cittadini che rinunciano a curarsi, di 6 milioni di precari, del record di povertà assoluta?”.
Anche Schlein ha rilanciato l’attacco, accusando la premier di “festeggiare tre anni di governo, ma con gli italiani che non hanno nulla da festeggiare: i salari si sono abbassati, le tasse sono ai massimi dal 2020, sono aumentati i lavoratori poveri e calate le nascite”, come riportato dal Corriere della Sera.
Il duello così si gioca anche sul piano concreto della qualità della vita, mettendo al centro la capacità dell’esecutivo di incidere sulle condizioni sociali ed economiche del Paese.

Meloni e Schlein, l’immagine dell’Italia davanti all’Europa
Dietro la polemica, si nasconde una questione più ampia: l’immagine internazionale dell’Italia.
Meloni ha definito “irresponsabili” le parole della segretaria PD, convinta che simili accuse possano far “pagare un prezzo al Paese”, minando la sua credibilità nelle sedi europee. Un punto particolarmente sensibile in vista del vertice UE, dove la premier si presenterà per discutere di bilancio, difesa e politiche migratorie.
“Non è lei a decidere cosa devono dire le opposizioni”, ha ribattuto Elly Schlein, rivendicando il diritto di critica e denunciando il “rischio di un’involuzione democratica” in un Paese dove “un milione e mezzo di persone in più rinunciano a curarsi” e “i prezzi degli affitti sono cresciuti del 10% in un anno”.
Intanto, il caso Ranucci resta simbolo del clima politico teso. “È un attentato non solo al collega – hanno commentato da più parti – ma alla libertà di informazione, all’articolo 21 della Costituzione”, come ricordato da Sky TG24.
Tra schermaglie parlamentari e riflessi europei, lo scontro tra Meloni e Schlein si conferma uno dei fronti più accesi della politica italiana: una dialettica aspra che attraversa i confini della politica per toccare quelli – ben più sottili – della rappresentazione democratica del Paese.