"Andremo avanti in questa direzione, pronti a sfidare e battere Giorgia Meloni, che questa sera ha ben poco da festeggiare e da saltare." Queste le parole di Elly Schlein, arrivata a Napoli per esprimere il suo sostegno a Roberto Fico. pic.twitter.com/YPjpd4GYml
— Local Team (@localteamit) November 24, 2025
La questione legge elettorale e le tensioni tra alleati
Il nodo della legge elettorale si conferma uno dei principali terreni di confronto. Taruffi difende il sistema attuale, sostenendo che esso garantisce la stabilità del governo e che le pressioni del centrodestra per modificarlo rispondono a logiche di convenienza. Da parte loro, i Cinque Stelle – nella voce di Riccardo Ricciardi – manifestano la loro contrarietà, spingendo per un modello proporzionale che, secondo loro, aumenterebbe la rappresentatività. Schlein risponde con fermezza: “La destra vuole cambiare la legge perché sa che così perderebbe le politiche”.
Il dibattito resta aperto in attesa che il centrodestra presenti una proposta concreta. Figure di riferimento, come il sindaco di Napoli, sottolineano come l’attuale sistema abbia assicurato la necessaria stabilità politica, avvalorando la posizione del Pd. L’avvicinarsi delle prossime elezioni politiche rende la discussione sulla legge elettorale sempre più centrale nella definizione dell’identità e della leadership della coalizione.
Il futuro dell’alleanza e il ruolo dei riformisti
All’interno del Pd, la doppia vittoria regionale innesca una riflessione sul perimetro dell’alleanza. La componente riformista spinge per ampliare il fronte progressista, sostenendo che la formula Pd–M5s–Avs non sia sufficiente a garantire la vittoria contro la destra. Espressioni come quella di Lorenzo Guerini indicano la necessità di costruire un progetto politico capace di coinvolgere l’elettorato su temi cruciali come giustizia sociale, potere d’acquisto, sicurezza e crescita economica.
Permangono però divergenze su questioni strategiche quali la difesa, la sicurezza e la guerra in Ucraina. Su quest’ultimo tema, Conte ribadisce la necessità di una svolta diplomatica, criticando la strategia occidentale e chiedendo l’avvio immediato di un negoziato. Una linea che, pur accentuando le differenze tra Pd e M5s, sembra trovare nuovo vigore alla luce dei risultati elettorali.

Prospettive politiche e nuovi scenari per il centrosinistra
Le recenti affermazioni elettorali ridisegnano gli assetti interni al centrosinistra e aprono una fase di profonda trasformazione per la coalizione. La definizione delle future alleanze, la questione della leadership e la battaglia sulla legge elettorale saranno al centro delle strategie dei prossimi mesi. Resta da vedere se il successo in Puglia e Campania rappresenterà solo un passaggio intermedio o l’inizio di un progetto politico più ampio e strutturato.
In questo contesto, la solidità della coalizione sarà messa alla prova dagli equilibri interni e dall’emergere di nuove priorità sociali ed economiche. La capacità di coinvolgere un elettorato più vasto, di mediare tra le diverse anime progressiste e di proporre una visione credibile per il Paese si riveleranno determinanti nel definire il destino del centrosinistra italiano.
Le prossime settimane saranno decisive per chiarire la direzione che prenderà l’alleanza, tra richieste di rinnovamento, sfide sulla leadership e la necessità di rispondere ai cambiamenti in atto nella società e nel panorama politico nazionale.