La sorpresa: una terza candidata che sfiora i big
Ed eccolo, finalmente, il nome che sta scuotendo le acque. Con un sorprendente 28%, a un passo da Schlein e Conte, spunta Silvia Salis, sindaca di Genova. Una figura percepita come pragmatica, concreta, lontana dalle guerre intestine della politica nazionale e capace di incarnare un’idea di centrosinistra meno ideologica e più amministrativa. Il dato stupisce per due motivi: la distanza dai due leader nazionali è minima e inoltre testimonia la fame di volti nuovi, soprattutto tra gli elettori che chiedono una leadership meno polarizzante e più orientata ai risultati.
Il 28% di Salis non è un caso isolato: è un segnale. E quei voti non sono rubati per caso, ma provengono proprio da chi non si riconosce completamente né in Schlein né in Conte.


Gli altri nomi: Decaro e Manfredi distanti
Più indietro nel sondaggio compaiono due figure molto rispettate nel mondo amministrativo, ma evidentemente meno competitive in una sfida nazionale: Antonio Decaro, neo presidente della Puglia, fermo al 9% e Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, al 3%. Entrambi hanno carriere solide, riconoscimenti istituzionali, e una reputazione fuori discussione. Ma il sondaggio mostra chiaramente che, almeno per ora, l’elettorato progressista non li percepisce come papabili leader di coalizione. Il quadro complessivo è chiaro: nessun leader domina. Schlein guida, ma senza distanziare; Conte tallona; Salis sorprende e apre scenari nuovi. Con un elettorato così spezzato e tre figure così vicine, la domanda vera, quella ancora senza risposta, è un’altra: chi riuscirà a tenere insieme questo centrosinistra così plurale, così diviso, così affamato di un’identità comune? Se i numeri di YouTrend dicono la verità, la partita è molto più aperta di quanto si pensasse.