Le motivazioni
Il sindacato Anief ha indetto uno sciopero nazionale della scuola e dell’università domani contro l’abuso dei contratti a temine, lanciando anche una petizione per rivedere l’età pensionabile e chiedere il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “lo Stato, nonostante una precisa procedura di infrazione, ha ridotto l’organico di ruolo e ha raddoppiato l’organico a tempo determinato perpetrato l’abuso dei contratti a termine. Ha nel contempo innalzato l’età media degli insegnanti e del personale amministrativo superando persino la quota del 50% dell’organico over 50, a dispetto dell’alto tasso di burnout ravvisato nella categoria. È chiaro ed evidente che bisogna rivedere le regole sulle finestre d’uscita del personale scolastico che spesso ha titoli universitari che non sono riscattati per i costi onerosi nonostante siano necessari per accedere e svolgere la professione”. (Continua…)
La protesta degli studenti
A scendere in piazza, oltre ai docenti e al personale ATA ed educativo, saranno anche gli studenti, che manifesteranno con lo slogan “Vogliamo potere”. La protesta è indetta dall’Unione degli studenti: “Scendiamo in piazza, il 15 novembre, pochi giorni prima dalla giornata degli studenti, contro un sistema scolastico devastato da continui tagli ai fondi pubblici, dall’autoritarismo e dalla repressione che tende ad insinuarsi anche nei nostri luoghi del sapere e da una didattica che non pone al centro lo sviluppo del pensiero critico bensì una valutazione numerica“. Il corteo è previsto alle 9.30 con partenza da piazza San Cosimato, a Roma.