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Scontrino choc per due bottiglie d’acqua: quanto hanno pagato

scontrino lago di como

Un turista ha pubblicato una denuncia sui social dopo aver ricevuto uno scontrino molto caro per aver acquistato un caffè, due bottigliette d’acqua da mezzo litro e un succo di frutta all’ananas. Il totale dello scontrino vi lascerà a bocca aperta, così come ha lasciato lui, che ha deciso di riportare tutto sui social. (Continua…)

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Scontrino caro, denuncia sui social

Un turista in gita in Italia si è fermato in un bar in piazza, ha ordinato un caffè, due bottigliette d’acqua da mezzo litro e un succo di frutta all’ananas. Non si sarebbe mai aspettato che da lì a poco il cameriere gli avrebbe presentato uno scontrino molto molto caro. Nonostante i prezzi fossero esposti sul menù, il turista ha confessato di non essersi mai trovato in situazioni del genere. Ha così deciso di denunciare sui social, esclamando: “Non ci volevo credere“. (Continua…)

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Scontrino caro al Lago di Como

La vicenda dello scontrino caro è avvenuta al Lago di Como. L’uomo, protagonista di questa disavventura, ha deciso di denunciare sui social, scrivendo: “Giro in centro in bici con pausa caffè a Como centro…e lo scontrino di Dubai”. Egli ha raccontato di come si sia trovato a pagare cifre spropositate in piazza Cavour per un caffè, due bottigliette d’acqua da mezzo litro e un succo di frutta all’ananas. Il prezzo delle bottigliette d’acqua è veramente folle: 16 euro. Il caffè, invece, è stato pagato 5 euro, mentre il succo di frutta all’ananas 8 euro. Il conto finale era di quasi 30 euro. “Non ci volevo credere“, ha esclamato l’uomo sui social. (Continua…)

Le reazioni dei social

Dopo la denuncia sui social, in molti hanno commentato quanto avvenuto. Tra di loro anche il consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Gaddi, che a Como Zero ha detto: “La più fastidiosa difesa è la presunta giustificazione del listino prezzi esposto. Non esiste giustificazione per far pagare 8 euro una bottiglietta da mezzo litro d’acqua. Anzi, dico di più: così si getta discredito sull’intera città, a partire dai tanti esercenti che non se ne approfittano ma che poi finiscono loro malgrado nel calderone senza colpa”.

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