Le ripercussioni nella maggioranza e i sospetti sul Colle
Il caso ha provocato un raffreddamento dei rapporti tra governo e Quirinale, acuito dal fatto che la vicenda sia esplosa a poche ore da un importante incontro sulla politica estera tra i vertici istituzionali, cui aveva preso parte anche lo stesso Garofani. All’interno di Fratelli d’Italia, i sospetti su possibili “movimenti” attorno al Presidente rimangono attuali. La maggioranza dei dirigenti ritiene che Mattarella sia animato unicamente dalla volontà di concludere il suo mandato con imparzialità, ma permane il dubbio sulle motivazioni che hanno spinto lo staff del Quirinale a rispondere in modo così deciso.
Secondo alcune interpretazioni all’interno del partito, il clima di ansia sarebbe legato al timore che la riconferma di Meloni, accompagnata dalla successiva elezione di un Capo dello Stato espressione della maggioranza, possa mettere a rischio la posizione di attuali collaboratori quirinalizi. Come affermato da fonti di Fratelli d’Italia, “Lì dentro c’è molta ansia. Ma chi oggi ha tirato in ballo l’istituzione Quirinale sono loro, non certo noi“.
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Scenari futuri e possibili sviluppi
L’episodio ha aperto una riflessione più ampia sulla delicata relazione tra esecutivo e Presidenza della Repubblica. Il caso Garofani potrebbe avere ripercussioni sulla futura collaborazione tra le istituzioni, in un contesto caratterizzato da crescente diffidenza.
Il governo Meloni, già impegnato su numerosi fronti interni ed esteri, dovrà ora gestire anche il fragile equilibrio con il Colle per evitare che simili tensioni evolvano in un conflitto istituzionale più profondo. Nel frattempo, il dibattito politico resta acceso, alimentato da dichiarazioni, reazioni sui social e analisi che cercano di interpretare le mosse dei protagonisti.