
Terremoto in Calabria: i dati del sisma
Secondo i dati forniti dalla Sala Sismica INGV di Roma, la scossa di magnitudo 3.3 è stata registrata alle 13:34. L’epicentro è stato individuato a 4 chilometri da Reggio Calabria, con una profondità di 69 chilometri. Anche Messina, situata entro un raggio di 20 chilometri, ha percepito chiaramente il terremoto. Il giorno precedente, la stessa area era già stata interessata da una scossa di magnitudo 2.6.
Il fenomeno non ha provocato danni significativi a persone o strutture, ma ha suscitato forte inquietudine tra la popolazione. Le autorità hanno immediatamente attivato le procedure di monitoraggio e rassicurato i cittadini sulla situazione.
Il contesto sismico dello Stretto di Messina
La zona dello Stretto di Messina rappresenta uno dei territori con il più elevato rischio sismico in Italia. Storicamente, questa area è stata teatro di eventi sismici di grande intensità, tra cui il devastante terremoto del 1908. La presenza di faglie attive e la particolare conformazione geologica contribuiscono a mantenere alta l’attenzione delle istituzioni e degli esperti.
Gli strumenti di rilevamento dell’INGV consentono oggi una rapida individuazione degli eventi sismici e una diffusione tempestiva delle informazioni. I dati raccolti vengono utilizzati per aggiornare costantemente le mappe di rischio e per sensibilizzare la popolazione sulle corrette pratiche da adottare in caso di emergenza.
Il ponte sullo stretto: quali criticità
Dopo il terremoto di questo pomeriggio, riporta Geopop, è quindi spontaneo chiedersi quale sia la magnitudo massima che il Ponte sullo Stretto sarebbe in grado di sopportare, ora che il progetto ha ricevuto l’approvazione del CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) e, quindi, l’avvio dei lavori è sempre più vicino.
La stessa società Stretto di Messina S.p.A ha confermato che il ponte è stato progettato per avere performance sismiche soddisfacenti fino a una magnitudo 7.1 della scala Richter, sottolineando che l’estensione della zona sismogenetica (sorgente sismica convenzionale) di maggiore interesse per lo Stretto non è in grado di produrre terremoti di magnitudo più elevata.
Il Ponte sullo Stretto, prosegue Geopop, sarà realizzato secondo canoni di progettazione sismica previsti per tutte le opere strategiche. Chiaramente, esistono dei rischi associati a un possibile crollo, che sono ben noti e che sono gli stessi rischi accettati per qualsiasi altra costruzione, come un edificio o un ospedale: nel caso del Ponte sullo Stretto, tuttavia, questi rischi sono in parte mitigati dalla conformazione strutturale che contraddistingue una struttura molto flessibile come quella del ponte sospeso