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Terremoto in Italia, abitanti svegliati dal boato

Terremoto nel Sannio, Benevento

Scossa di terremoto registrata nel Beneventano

Il terremoto di magnitudo 2.3 ha colpito la provincia di Benevento, nei pressi di Sant’Arcangelo Trimonte. Da quanto riportato non ci sono danni a persone o edifici, ma la scossa è stata avvertita in modo distinto dalla popolazione, secondo l’INGV.

Negli ultimi due giorni, l’area del Sannio è stata interessata da una sequenza sismica di lieve entità, con almeno sei scosse di magnitudo compresa tra 1.6 e 2.3 registrate tra il 13 e il 16 settembre. La più significativa, quella di oggi, ha raggiunto il valore massimo finora osservato in questa serie.

L’epicentro di questa attività sismica si concentra in una zona circoscritta tra i comuni di Sant’Arcangelo Trimonte, Paduli, Apice e Buonalbergo. Questa frequenza di scosse ravvicinate sta generando crescente apprensione tra i residenti, che si interrogano sulle cause e sugli eventuali rischi futuri. «Non è normale tutta questa attività in pochi giorni, dovrebbero dirci qualcosa di più», si legge su X (ex Twitter).

Contesto geologico e rischi sismici nell’area del Sannio

Anche se la magnitudo degli eventi resta contenuta, i sismologi ricordano che il territorio compreso tra Sannio e Irpinia è tra i più sismicamente attivi d’Italia. Qui si trova un tratto della dorsale appenninica, zona di incontro tra le placche euroasiatica e africana. È proprio questa complessa dinamica geologica ad alimentare una costante attività tellurica, con scosse frequenti soprattutto nel centro-sud della penisola.

In tempi remoti, il Sannio era formato da piccole isole circondate dal mare. È proprio in questa zona, a Pietraroja, che è stato rinvenuto il celebre fossile di “Ciro”, un dinosauro del Cretaceo vissuto circa 110 milioni di anni fa, testimonianza unica della storia geologica locale.

Monitoraggio, comunicazione e reazioni della popolazione

La situazione attuale rimane sotto controllo, ma la tensione tra i cittadini cresce di pari passo con la frequenza degli eventi. Molti residenti chiedono maggiori informazioni e una comunicazione efficiente da parte delle autorità, per comprendere meglio le cause di questa sequenza sismica e le possibili evoluzioni. I social network si confermano il principale spazio di confronto e di aggiornamento in tempo reale, dove la paura si traduce spesso in solidarietà e supporto reciproco.

Nel frattempo, gli esperti continuano a raccogliere dati per valutare l’andamento della sismicità nell’area. Le autorità raccomandano prudenza e invitano i cittadini a consultare solo fonti ufficiali per rimanere aggiornati sulle eventuali novità. Si sottolinea l’importanza della prevenzione e della preparazione individuale, soprattutto in territori a rischio.

Il fenomeno sismico osservato nel Beneventano rientra in un quadro più ampio di attività geologica che interessa l’intera dorsale appenninica. La costante attività delle faglie presenti in questa regione impone un monitoraggio continuo, anche per prevenire situazioni di emergenza e garantire la sicurezza della popolazione.

Mentre la terra continua a tremare, la comunità resta vigile e unita, consapevole dell’importanza di una corretta informazione e dell’adozione di comportamenti responsabili per ridurre i rischi legati ai terremoti nel territorio campano.

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