
Europa e Trump: tra sottomissione diplomatica e realpolitik
La vera posta in gioco sembra essere la tenuta geopolitica dell’Europa di fronte all’eventualità, sempre più plausibile, del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. In questo scenario, molti governi europei starebbero “implorando il suo sostegno”, come ha denunciato Preziosi, temendo l’isolamento internazionale e il disimpegno americano, soprattutto sul fronte ucraino. “C’è anche l’Ucraina in questa storia”, ricorda la giornalista, riferendosi al rischio di vedere sgretolarsi il sostegno occidentale a Kyiv. La sensazione, secondo vari commentatori, è che Bruxelles stia rinunciando al proprio peso negoziale per non irritare Washington, perdendo così non solo terreno economico, ma anche credibilità politica. “Se non vogliamo vedere le famiglie, dobbiamo dire ‘siamo europei e ci battiamo per la nostra dignità, contro le frottole di Trump’”, ha detto ancora Preziosi. Il nodo, insomma, è tutto politico: come reagirà l’Unione di fronte alla possibilità che il 2025 segni un nuovo ciclo trumpiano?