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“Senza parole”: Licia Colò contro il famoso ristorante italiano. Cosa danno da mangiare

Cosa danno da mangiare

Il ristorante “Romanzo” di Livorno, guidato da Matteo De Robertis, propone il “coccodrillo alla griglia”, un piatto decisamente raro nel panorama culinario italiano. Servita grigliata, questa pietanza è al centro dell’attenzione grazie al suo prezzo di 30 euro a porzione. La sua decisione di proporre carne di rettile non è solo un’attrazione per gli amanti della cucina avventurosa, ma anche un modo per stimolare la curiosità e l’interesse attorno a scelte gastronomiche fuori dal comune. Non è dello stesso parere Licia Colò che si indigna e dice la sua. (continua dopo la foto)

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Licia Colò contro il famoso ristorante

Mi chiedo, nel nostro tempo se è mai possibile che qualcuno si inventi una cosa del genere? Si promuove sempre di più il rispetto per gli animali e qualcuno per farsi pubblicità propone di mangiare specie così strane? Rimango senza parole“. Commenta così Licia Colò il servizio de La vita in diretta, il format pomeridiano di Rai1 che ha ripreso la notizia. (continua dopo il video)

Immediata arriva la risposta dell’imprenditore livornese. “La Colò mi accusa di essermi fatto, tramite tv, una pubblicità gratuita. Non vedo quale sia la colpa – risponde De Robertis tramite un analogo video Instagram – Il sottoscritto, giovane ristoratore, perché mai non dovrebbe rispondere alla richieste dei giornalisti (Il Tirreno in primis, poi “La vita in diretta” ma anche la seguitissima rubrica radiofonica “La Zanzara” ndr) in merito alle “specialità” servite nel mio ristorante.

A Licia Colò il servizio televisivo non è andato proprio giù: non se la prende solo col ristoratore livornese, reo secondo la conduttrice di contribuire all’uccisione di animali esotici, ma pure con i giornalisti “che non dovrebbero pubblicizzare queste notizie», invitando i propri follower a esprimersi in merito“.

Peraltro Colò – prosegue il ristoratore -induce il dubbio, con le sue parole, che il commercio alimentare di questo carni (non solo coccodrillo ma pure zebra, canguro, struzzo) sia proibito: è dal 2021 in Italia e nel resto dell’Europa che la normativa permette il commercio. Io la carne la compro dai rivenditori ufficiali mica in altre maniere“.

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