La vita di Sergio Ruocco è cambiata radicalmente dalla notte del 30 luglio scorso quando la sua compagna Sharon Verzeni è stata uccisa a coltellate. Il 37enne fa avanti e indietro dalla caserma dei carabinieri. Collabora nelle indagini e non vuole un avvocato. “Non mi serve”, ha affermato. E sebbene sin da subito sembrava che il suo alibi reggesse, c’è chi il dubbio che lui possa avere a che fare con l’omicidio di Sharon ce l’ha. Il motivo? Sebbene non ci siano prove che indichino un suo coinvolgimento, in casi come questo, è facile pensare che si tratti di un delitto passionale e che il colpevole sia il compagno. Sergio Ruocco è innocente? Cosa ne pensano gli inquirenti? (Continua dopo le foto)
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Sergio Ruocco collabora con i carabinieri
Sergio Ruocco sembra non scomporsi mai. Da giorni, il 37enne ha fatto la spola tra la casa dei genitori della vittima e la caserma dei carabinieri per contribuire alle indagini. Lui continua a presentarsi senza battere ciglio in caserma dai carabinieri ogni volta che viene convocato. “Non mi stancherò mai”, ha detto. Non ha un avvocato e dice tutto quello che sa. Ha fornito tutte le password per accedere ai dispositivi e firma verbali. In più, ha un alibi di ferro. (Continua dopo le foto)
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Sergio Ruocco è innocente secondo gli inquirenti: l’alibi regge
La notte in cui è stata uccisa, Sharon Verzeni era uscita per una passeggiata. Sergio Ruocco ha spiegato che quella sera era rimasto a casa a dormire. Era tardi e la mattina dopo si sarebbe dovuto svegliare presto per andare a lavorare. La 33enne quindi è uscita da sola ed è stata accoltellata 50 minuti dopo la mezzanotte del 30 luglio all’altezza del civico 32 di via Castegnate. Secondo quanto riporta Il Corriere, pare che l’innocenza dell’idraulico 37enne non sia mai stata messa in dubbio dagli inquirenti. Per quale motivo?
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