Cosa hanno trovato gli inquirenti
Nella casa occupata da Moussa Sangare, il 31enne fermato nella notte tra giovedì e venerdì per l’omicidio di Sharon Verzeni, a Suisio, a pochi chilometri da Terno d’Isola, gli inquirenti hanno ritrovato e sequestrato un cartone utilizzato come tiro al bersaglio con sopra disegnata una faccina. (Continua a leggere dopo la foto)
Nell’appartamento c’era anche un ceppo da sei coltelli. Due erano ancora presenti, mentre gli altri quattro, che Sangare avrebbe portato con sé la notte dell’omicidio, sono stati ritrovati su indicazione del fermato nell’Adda. Tre erano insieme agli abiti e alle scarpe dell’uomo in un sacchetto ripescato nel fiume dai sommozzatori. Quello che “per lunghezza e larghezza della lama” è “compatibile” con le ferite sul corpo di Sharon ed è ritenuto per questo l’arma del delitto era invece stato sotterrato sull’argine dell’Adda a Medolago.