
Il testimone chiave: “Non ho visto niente”
Il Corriere della Sera riporta il nome del possibile testimone chiave del caso Sharon Verzeni: si chiama Antonio Laveneziana, 76enne con precedenti penali, originario della Puglia. L’uomo vive a soli 150 metri dal luogo del delitto e, sempre secondo quanto riferito dal Corriere, inizialmente, aveva dichiarato di essere addormentato al momento del crimine. Una telecamera di sorveglianza, invece, lo avrebbe immortalato mentre fumava sul balcone proprio mentre passava una persona in bicicletta. Nei filmati si intravede una persona spostarsi velocemente in bicicletta, contromano, e gli inquirenti aveva ipotizzato potesse essere l’assassino o, nell’ipotesi ritenuta più probabile, un testimone oculare anche più prezioso del pugliese.
Si tratta di una circostanza e una coincidenza importante dal momento che Antonio Laveneziana potrebbe fornire dettagli cruciali sull’omicidio di Sharon Verzeni o perlomeno sull’uomo in bicicletta. Laveneziana avrebbe però affermato di non ricordare o comunque, non aver assistito a nulla di anomalo durante la sua permanenza in balcone. «Io non ho visto niente – ha spiegato – e non sarei in grado di riconoscere nessuno, anche perché ho fatto la cataratta a tutte e due gli occhi». Antonio non avrebbe nemmeno sentito le urla, per via dell’apparecchio acustico rimosso: «Di notte lo tolgo perché mi dà fastidio e, senza, non ci sento».