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Sharon Verzeni, le confessioni da brividi di Sangare

Cos’ha fatto Moussa Sangare dopo l’omicidio

Dopo aver colpito Sharon, ha preso la sua bicicletta e si è allontanato. Una volta tornato a casa, ha spiegato come si è sentito. “Mi sono chiesto perché non stessi piangendo. Mi veniva da piangere però al tempo stesso mi sentivo libero. Pensavo: che roba. Sul divano ho sentito una specie di confort, come se mi fossi liberato di un peso. Il giorno dopo abbiamo fatto una grigliata con gli amici”, il suo terribile racconto. Il coltello con cui ha ucciso Sharon, lo ha nascosto in riva all’Adda a Medolago, perché “volevo tenerlo lì come un ricordo, un souvenir”, ha ammesso.

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