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Sharon Verzeni, il compagno rompe il silenzio sulla notte dell’omicidio

Sergio Ruocco, il fidanzato di Sharon rompe il silenzio

Dopo la tragica scomparsa di Sharon Verzeni, il compagno Sergio sta cercando di reagire come può: mercoledì scorso ha marciato accanto al padre della 33enne durante la processione di San Donato, mentre giovedì, ha preso parte al presidio contro la violenza di genere. «Piuttosto che restare in casa, ho deciso di essere presente», ha spiegato Sergio al “Corriere”. Ma il pensiero rimane fisso a quella notte in cui tutto è cambiato per sempre e sulla quale non è ancora arrivata una risposta.

 «Usciva spesso da sola, verso le 23» ha riferito Sergio che non si spiega cosa possa essere successo. «I primi giorni ho pensato agli spacciatori in piazza. Ho pensato che lei avesse visto qualcosa che non doveva vedere, ma adesso non ci credo più». E ancora, in riferimento alle indagini: «So che i carabinieri stanno facendo il possibile, ma più andiamo avanti e più è difficile per me. Vorrei fare qualcosa(…). Invece devo rimanere fermo ad aspettare». (Continua a leggere dopo la foto…)

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Sergio Ruocco, fidanzato di Sharon Verzeni

La notte in caserma e l’immenso dolore per la perdita

L’intervista prosegue poi in merito alla notte dell’interrogatorio di Ruocco da parte degli inquirenti incaricati del caso di omicidio di Sharon Verzeni: «Rispetto a quello che ha passato Sharon non è niente. Continuavano a chiedermi “devi dirci tu cosa è successo”, ma io come facevo a saperlo? Non mi rendevo conto al momento, ho capito dopo che dovevano fare così. (…)Poi, mi hanno detto: “Adesso puoi andare a casa, torna alla tua vita”. Ma io a quel punto avrei preferito che mi tenessero lì, ad aiutarli. Se non mi avessero accompagnato i carabinieri a casa di mio padre, non so se ci sarei arrivato». E infine la nota più dolorosa di tutta la vicenda: la perdita della compagna che avrebbe dovuto sposare l’anno prossimo. «Non so come farò a vivere senza Sharon. – ha concluso – È dura svegliarsi la mattina e non averla più vicino nel letto».


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