Un raptus improvviso: nessun movente dietro l’omicidio di Sharon
«Ho avuto un raptus improvviso. Non so spiegare perché sia successo, l’ho vista e l’ho uccisa». Con queste parole agghiaccianti, riportate dal “Corriere della Sera”, Moussa Sangare ha svelato cosa l’abbia spinto ad assassinare Sharon Verzeni. Nessun tentativo di aggressione sessuale e rapina, né collegamenti a Scientology, né questioni di droga. L’assassino non aveva alcun legame con la vittima e l’ha uccisa senza un motivo. sarebbe affetto da problemi psichici (non certificati).
La decisione del fermo del 31enne è arrivata perché, secondo gli inquirenti, il rischio di fuga e di occultamento delle prove, ma anche di reiterazione del reato era concreto. Esisterebbero infatti: “gravi indizi di colpevolezza, elementi probatori del pericolo di reiterazione del reato, di occultamento delle prove, nonché del pericolo di fuga, che determinavano la decisione del Pubblico Ministero di disporre un decreto di fermo di indiziato di delitto”. Ora sarà necessario accertare se l’uomo sia affetto da problemi psichici.
