Una storia complessa
Le Forze dell’Ordine stanno cercando anche l’arma del delitto per campi e sentieri nei pressi della villetta dove viveva Sharon con il fidanzato. Caccia al coltello, “di discrete dimensioni”, con cui è stata uccisa Sharon. Tra la decina di lame già sequestrate, come riporta La Repubblica, non risulta esserci l’arma del delitto. I pm hanno ascoltato anche i parenti della vittima. Mario Ruocco, padre del compagno di Sharon Sergio apre un nuovo possibile scenario: “Per me è stato qualcuno conosciuto al bar che è stato respinto”. (Continua a leggere dopo le foto)
Intanto è stato scoperto l’autore della lettera anonima che citava Caino: si tratta di Giusi Previtali, zia materna e madrina della vittima. Si continuano a cercare le sagome ancora senza identità catturate dalle telecamere di via Castegnate, in particolare quella dell’uomo in bici che, per gli inquirenti, sarebbe stato visto da un residente della zona, che però, per la sua presunta reticenza, è indagato per falsa testimonianza.